Francia, il governo viene condannato per “danno ecologico”
Il Governo francese è stato condannato per inadempienza nella lotta al cambiamento climatico e danno ecologico. La condanna arriva a seguito di una denuncia portata avanti da un gruppo di Organizzazioni Non-Governative (Greenpeace France, Oxfam France, FNH, Notre Affaire à Tous). Queste ONG hanno presentato la loro accusa contro il governo francese nel 2019, ricevendo il supporto di più di 2 milioni di cittadini: l’evento è stato definito “L’Affaire du siècle”.
Accuse e condanne
Le ONG hanno accusato la Francia di non aver rispettato le norme ambientali volte a combattere il cambiamento climatico e le promesse fatte a seguito dell’Accordo di Parigi sul clima del 2015. Di contro, il governo ha rigettato le accuse, stressando l’importanza di alcune leggi sul clima approvate l’anno scorso.
La scorsa settimana, il Tribunale Amministrativo di Parigi ha dato ragione alle ONG. La Francia sarebbe responsabile di un aumento nelle emissioni di “gas serra” nell’atmosfera. Questo “danno ecologico” – come viene definito dal Tribunale nella sentenza – sarebbe stato causato dal mancato raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni dannose per l’ambiente.
Le ONG francesi hanno espresso soddisfazione per il giudizio del Tribunale e hanno definito l’evento “Una vittoria storica e un grande passo avanti nella legislazione francese”.
Precedenti europei
La condanna rappresenta un precedente storico per il Paese, che per la prima volta è stato condannato per questioni relative al mancato adempimento degli impegni presi nella lotta alle emissioni dannose. La Francia potrà ora agire in due modi: o pagare una pesante multa per risarcire i danni causati, o porre degli obiettivi ancora più stringenti da raggiungere in un periodo di tempo ben determinato (opzione più probabile).
La condanna non è una novità nell’Unione Europea. Nel 2019, infatti, il Governo olandese ha ricevuto una simile condanna da parte della Corte Suprema del Paese. Vista la portata dell’evento e il numero di cittadini che ha dato il proprio supporto all’iniziativa “del secolo” è possibile immaginare che simili azioni si diffondano in tutta Europa.