La Commissione europea denuncia AstraZeneca per le mancate consegne
La Commissione europea denuncia AstraZeneca. La mancata consegna del prestabilito numero di vaccini è alla base del procedimento giuridico intentato da Bruxelles.
Il portavoce della Commissione Europea, Stefan De Keersmaeker, ha dichiarato che l’azienda biofarmaceutica anglo-svedese non ha rispettato alcuni termini del contratto. “La società non è stata in grado di delineare un piano per garantire la consegna tempestiva delle dosi” – ha sottolineato De Keersmaeker – “Vogliamo solamente assicurarci che vi sia una rapida consegna di vaccini, a cui tutti i cittadini europei hanno diritto. Le dosi sono state promesse sulla base di un contratto”.
Stella Kyriakides, Commissaria per la salute e la sicurezza alimentare, ha ribadito in un tweet che proteggere la salute dei cittadini europei resta la priorità della Commissione Europea. La politica cipriota ha inoltre confermato che l’azione legale è partita con l’assenso di tutti i Paesi membri.
Our priority is to ensure #COVID19 vaccine deliveries take place to protect the health of 🇪🇺.
This is why @EU_Commission has decided jointly with all Member States to bring legal proceedings against #AstraZeneca.
Every vaccine dose counts. Every vaccine dose saves lives.
— Stella Kyriakides (@SKyriakidesEU) April 26, 2021
Il contratto prevedeva la consegna di 300 milioni di dosi entro la fine di giugno. Tuttavia, i vaccini consegnati fino ad oggi sono stati poco più di 30 milioni. Entro due mesi gli Stati membri dovrebbero ottenere altre 70 milioni di dosi. Alcuni diplomatici ritengono probabile che il numero complessivo di dosi consegnate da AstraZeneca non supererà comunque le 100 milioni di unità.
La risposta di AstraZeneca contro l’Europa
La compagnia biofarmaceutica ha immediatamente replicato a Bruxelles attraverso un comunicato stampa. Secondo AstraZeneca, entro la fine di aprile sono in consegna almeno 50 milioni di dosi, in linea con le previsioni dell’azienda.
L’azienda guidata da Pascal Soriot ha risposto che, da parte sua, l’accordo di acquisto con la Commissione Europea è stato pienamente rispettato. La multinazionale con sede a Cambridge si è dichiarata pronta a difendersi in tribunale. Pur riconoscendo di aver affrontato alcune difficoltà nella produzione, AstraZeneca “ritiene che la controversia sia priva di fondamento e ne auspica la risoluzione il prima possibile“.
Il comunicato stampa sottolinea inoltre i progressi nel ciclo produttivo compiuti dall’azienda. I miglioramenti tecnologici necessitano comunque tempo affinché portino ad un effettivo aumento delle dosi quotidiane prodotte. Il ciclo produttivo resta abbastanza lungo.