Terza dose: aumenta l’efficacia del vaccino? Arrivano i primi dati da Israele
Terza dose: aumenta l’efficacia del vaccino? Arrivano i primi dati da Israele
Israele è stato il primo paese al mondo a organizzare la fase di somministrazione della terza dose di vaccino. I primi dati diffusi dal Ministero della Salute Tel Aviv sembrano mostrare un aumento dell’efficacia del ciclo di immunizzazione a seguito del nuovo richiamo.
Terza dose: arrivano primi dati incoraggianti da Israele
Comunità scientifica e governi di tutti il mondo aspettavano con interesse i primi dati sull’efficacia della somministrazione della terza dose provenienti da Israele, cioè il primo paese che ha avviato la nuova fase della campagna di immunizzazione. Già da qualche giorno circolavano, in parte, i risultati (erano stati definiti incoraggianti): ora il Ministero della Salute di Tel Aviv ha diffuso un report più preciso.
Complessivamente, coloro che hanno ricevuto la terza dose di vaccino Pfizer (al momento gli studi riguardano in particolare la popolazione con più di 60 anni) sembrano aver sviluppato una più alta copertura dall’infezione da Sars Cov 2 così come paiono rischiare meno di sviluppare forme gravi del Covid, quindi, finire in ospedale o peggio in terapia intensiva, rispetto a chi di dosi ne ha ricevuto soltanto due.
Nuovo richiamo per quasi un milione e mezzo di persone
In Israele hanno già ricevuto la terza dose 1,3 milioni di persone: il 60% degli israeliani tra i 60 e i 69 anni, nuovo richiamo somministrato anche a circa il 75% di chi ha tra i 70 e i 79 anni. L’ultimo report diffuso dal Governo Israeliano ha messo a confronto 150mila persone con terza dose e 657mila persone ferme alla seconda: nel primo gruppo si sono registrati solo 37 casi di positività mentre nel secondo le infezioni hanno superato quota 1000.
Sempre stando ai dati, a dieci giorni dalla somministrazione, la terza dose ha aumentato la copertura dall’infezione di oltre 10 volte rispetto alla seconda negli over 60. L’efficacia rispetto allo sviluppo di forme gravi di Covid, invece, è aumentata di 5-6 volte. Inoltre, i dati collegano al nuovo richiamo un minor tasso di effetti collaterali lievi (febbre, mal di testa, sensazione di stanchezza) rispetto a prima e seconda dose.
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