Vaccini e No Vax: si valuta lo “sdoppiamento” del bollettino sull’epidemia
Vaccini e No vax: secondo le ultime indiscrezioni riportate dalla stampa nazionale, il Ministero della Salute sta valutando la possibilità di “sdoppiare” il bollettino sull’andamento dell’epidemia. Il report si arricchirebbe di una sezione dedicata alla diffusione del coronavirus tra chi non si è vaccinato: lo scopo dell’operazione quello di mostrare l’efficacia della campagna di immunizzazione.
Dati sui No Vax a parte nel bollettino sull’epidemia?
Secondo le ultime indiscrezioni riportate dalla stampa nazionale sulla strategia di immunizzazione di massa coordinata dal Governo, il Ministero della Salute starebbe vagliando la possibilità di “sdoppiare” il consueto bollettino sull’andamento dell’epidemia. In pratica, oltre alla sezione riguardante contagi, ricoveri, decessi eccetera relativi alla popolazione presa nel suo complesso ne verrebbe prevista un’altra con i dati della diffusione del virus, delle terapie intensive e così via tra chi non ha ricevuto neanche una dose di vaccino.
L’operazione che prevede l’inserimento di questa nuova sezione al consueto bollettino sull’epidemia avrebbe come scopo controbattere alle principali argomentazioni dei No Vax: il fronte dei contrari alla vaccinazione si sta sempre più consolidando, per il Ministero della Salute diventa fondamentale mostrare che l’aumento della copertura vaccinale sta facendo diminuire l’incidenza media del Covid. Veneto, Sicilia, Campania le prime regioni a raccogliere separatamente i dati della diffusione del virus tra i non vaccinati, mostrando tra questi ultimi percentuali più alte di ricoverati rispetto a quelle registrate tra i vaccinati.
Due epidemie in corso?
Le autorità politico-sanitarie parlano negli ultimi tempi di “due epidemie” in corso: una che riguarda il paese in generale e un’altra che, invece, colpisce in particolare coloro che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino. Il problema dei No Vax non è solo italiano: la copertura vaccinale ha raggiunto la metà della popolazione europea: l’obiettivo è di raggiungere almeno l’80%. Dunque, l’Oms ha chiesto agli stati Ue di superare l’attuale fase di stagnazione della campagna di immunizzazione (il rallentamento delle somministrazioni è stato considerevole nell’ultimo mese e mezzo) soprattutto adesso che da una parte all’altra del Vecchio Continente anche le restrizioni anti-contagio, a poco a poco, stanno andando in dismissione.