Obbligo Green pass lavoro: il Governo rallenta. Estensione per tutti rinviata
Obbligo Green pass lavoro: sembrava tutto pronto per l’estensione della certificazione obbligatoria a tutti i comparti. Alla fine, il Governo Draghi ha decisamente rallentato sul tema: per il momento pass imposto soltanto agli addetti alle pulizie, al personale delle mense e delle Rsa.
Obbligo Green pass lavoro: il Governo Draghi rallenta
Obbligo Green pass lavoro: sembrava tutto pronto per l’estensione della certificazione obbligatoria a tutti i settori, a partire dal pubblico impiego passando per il settore privato, praticamente senza eccezioni. Alla fine, però, il Governo ha scelto di rallentare sul tema.
Con il prossimo Consiglio dei Ministri, che si terrà oggi giovedì 9 settembre 2021, arriverà l’allargamento dell’obbligo di certificazione soltanto per gli addetti delle mense scolastiche e universitarie (circa 40mila), per il personale dedicato a pulizia e manutenzione degli stessi istituti (più o meno 15mila) e, infine, per chi lavora nelle Rsa (le residenze sanitarie per anziani). Insomma, a differenza di quanto anticipato dalla stampa negli scorsi giorni, l’esecutivo si muoverà su una linea di forte gradualità rispetto all’estensione dell’obbligo di certificazione: si è preferito mettere in sicurezza il comparto Istruzione e Sanità, rinviando la valutazione su ulteriori ampliamenti.
Estensione ad altri settori prossima settimana
Obbligo Green pass lavoro: dunque, ulteriori estensioni all’imposizione del certificato risultano rinviate a data da destinarsi. D’altra parte, è atteso già per la prossima settimana un nuovo confronto interno alla maggioranza sul tema. Per quello che si sa al momento a frenare l’allargamento dell’obbligo di pass, soprattutto, il pressing della Lega.
Il Carroccio chiede più tempo ma la strada tracciata dal Ministero della Salute ma anche da Palazzo Chigi sembra ormai segnata. Le prossime categorie per cui scatterà l’obbligo quelle che prevedono un contatto col pubblico: il personale della ristorazione e della vendita al dettaglio ma anche gli autisti dei mezzi di trasporto pubblico. Poi dovrebbe toccare al personale della PA, dopo questi ultimi ai lavoratori del settore privato.
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