Green pass sospensione lavoro: salta la norma ma comunque niente stipendio
Green pass sospensione lavoro: modificato il decreto legge licenziato dal Consiglio dei Ministri il 16 settembre scorso. Le nuove regole che prevedono l’obbligo di munirsi del certificato per tutti i lavoratori entreranno comunque in vigore a partire dal 15 ottobre.
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Green pass sospensione lavoro: salta la norma
Green pass sospensione lavoro: secondo quanto previsto dall’ultimo decreto licenziato dal Consiglio dei Ministri il 16 settembre scorso, a partire da metà ottobre il certificato diventerà obbligatorio per tutti i lavoratori italiani, sia pubblici che privati. D’altra parte, prima del decisivo passaggio al Quirinale, il testo è stato modificato: saltata la sospensione dal lavoro per chi non ha il pass ma rimane la perdita dello stipendio fino a quando non si ottiene la certificazione.
Quando scatta lo stop allo stipendio?
Green pass sospensione lavoro: nello specifico, a seguito delle modifiche sul decreto, chi non avrà il green pass alla scadenza del 15 ottobre non rischia sanzioni (le multe scattano se si viene trovati sul luogo di lavoro senza pass) e potrà mantenere il posto di lavoro. Tuttavia, rimane la contestazione dell’assenza ingiustificata, quindi, la sospensione dello stipendio: ai dipendenti della PA la retribuzione sarà sospesa dal primo giorno in cui si presentano a lavoro senza pass, stessa cosa per i dipendenti privati che non potranno essere pagati fino a quando non potranno presentare il certificato.
Un’eccezione è stata prevista soltanto per le imprese con meno di 15 addetti: in questo caso, dopo 5 giorni di assenza ingiustificata, il datore di lavoro sospende il lavoratore e può attivare un contratto di sostituzione di durata non superiore ai 10 giorni e rinnovabile solo per una sola volta (di altri 10 giorni) entro e non oltre il 31 dicembre 2021.
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