Aumento dei prezzi dell’elettricità e del gas, per gli italiani ci vuole un calmiere, il sondaggio SWG
Aumento dei prezzi dell’elettricità e del gas, per gli italiani ci vuole un calmiere, il sondaggio SWG
Era molto tempo che in Italia non si sentiva parlare di inflazione. Anzi, negli ultimi anni la bassa crescita aveva portato piuttosto a una deflazione per molti prodotti.
Il recente e soprattutto l’annunciato aumento dei prezzi dell’elettricità e del gas è un po’ come una doccia fredda in occasione della ripresa dalla crisi pandemica. Una sorpresa sgradita per gli italiani. Che infatti secondo i sondaggi di SWG richiedono che il governo intervenga.
È il desiderio di uno Stato più presente quello che emerge da queste rilevazioni. Soprattutto per quanto riguarda quegli aumenti che indirettamente i rincari dell’energia potrebbero causare. Come quelli che si stanno verificando in ambito alimentare, con prezzi più alti per il pane e la pasta. In questo caso il calmiere è invocato dal 79% degli italiani.
Nel campo dell’elettricità sono comunque il 75% a volerlo, e il 70% in quello del gas. Meno, il 61% ne chiede uno per gli aumenti della benzina. Mentre se si parla di legno, acciaio e metalli la maggioranza assoluta vorrebbe lasciare che sia il mercato a governare le oscillazioni.
Dato interessante, i baby boomers sono in generale più interventisti, mentre millennial e generazione Z si fidano di più del libero mercato.
Questi aumenti di elettricità e gas in parte si incrociano con il tema della transizione ecologica. Del resto c’entrano anche gli scambi di diritti di inquinamento nella loro determinazione.
Riguardo a ciò emerge un’ulteriore divisione tra le generazioni. Se infatti la transizione ecologica è un’opportunità per il 49% degli italiani, questa percentuale diventa del 65% tra i giovanissimi della generazione Z, tipicamente più sensibili all’ambiente.
Non sono comunque pochi complessivamente coloro che invece pensano sia un costo per la società, il 38%
Aumenti di gas e elettricità, il 75% pensa che non vi sia trasparenza nel mercato
Sulle ragioni di tali aumenti di gas ed elettricità gli italiani non sono molto concordi. Per il 20% è colpa dello Stato, per il 13% della UE, e sono soprattutto coloro che sono meno informati ad avere questa posizione.
Ma per il 23%, che diventa il 27% tra chi afferma di saperne di più, non è colpa di nessuno in particolare ma della situazione economica globale. Non sono male, ed è indicativo, neanche quelli che sono incerti, il 19%.
Una minoranza poi crede la responsabilità sia di chi estrae materie prime, o dell’Arera o dei fornitori.
Sicuramente sono quasi tutti d’accordo sul fatto che le offerte di luce e gas sul mercato non siano chiare. Lo pensa il 75% degli intervistati
Ora secondo l’84% il governo deve rivedere le voci di costi in bolletta così da attenuare gli aumenti del gas e dell’elettricità. Anche perchè l’81% è convinto che le aziende fornitrici si rivarranno sui consumatori.
Il 74% pensa anche che il Governo deve dare priorità agli aiuti diretti alle famiglie.
Solo il 39% pensa che però il consumatore deve accettare di pagare di più per avere un servizio più più attento all’ambiente. Percentuale che però sale al 50% tra i più giovani della generazione Z
Questi sondaggi di SWG sono stati svolti tra il 22 e il 24 settembre con metodo CATI-CAMI-CAWI su 800 soggetti
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