Elezioni Comunali 2021: come è andato il primo turno delle amministrative
Elezioni Comunali 2021: un riassunto sul primo turno delle ultime amministrative che si è svolto tra domenica 3 e lunedì 4 ottobre 2021. Chi ha vinto al primo turno e dove si riapriranno le urne per il ballottaggio.
Elezioni Comunali 2021: come è andato il voto nelle grandi città?
Elezioni Comunali 2021: cosa è successo al primo turno delle amministrative del 3 e 4 ottobre 2021? Il centrosinistra è passato al primo turno a Napoli con il sorprendente 62,9% raccolto da Manfredi, l’ex ministro ha fatto meglio addirittura di Lepore che a Bologna ha preso il 61,9% (l’assessore in procinto di diventare sindaco della città felsinea alla vigilia era praticamente l’unico candidato “certo” di vincere senza passare dal ballottaggio). Entrambi i candidati erano sostenuti dall’asse Pd-M5S (di cui i pentastellati risultano azionisti di minoranza: hanno preso il 9,7% a Napoli, il 3,3% a Bologna).
Riconfermato al primo turno anche Sala a Milano: il sindaco uscente ha raggiunto il 57,7%. A Torino centrosinistra e centrodestra duelleranno al secondo turno: con il primo schieramento che parte in vantaggio (Lo Russo ha preso il 43,8%, Damilano il 38,9%). Anche a Trieste si terrà il ballottaggio: qui il centrodestra è avanti (Dipiazza al 46,9%, Russo dietro al 31,6%). Anche a Roma il centrodestra è avanti: Michetti si è attestato al 30,2%, Gualtieri si è fermato al 27%.
Il centrodestra sorride solo in Calabria
Elezioni Comunali 2021: dunque, a parte la larga conferma in Calabria, risultato molto al di sotto delle aspettative per il centrodestra che adesso può sperare solo di confermare il risultato del primo turno a Trieste. Infatti, anche se a Roma la gara è tutta da giocare, bisogna considerare che su Gualtieri con tutta probabilità convergeranno buona parte degli elettori di Calenda (che è arrivato al 18%). Più o meno simile la situazione a Torino dove su Lo Russo dovrebbero convergere gli elettori della sinistra oltre che del Movimento 5 Stelle.
Un elemento determinante della “sconfitta” sembra essere stato l’astensionismo (che appunto, come risulta evidente a Milano per esempio, sembra aver colpito in particolare i candidati di centrodestra): sul destino del secondo turno potrebbe incidere anche questo fattore.
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