Elezioni comunali a Milano, Sala preferito dalle donne più che dagli uomini
Dopo quelle di Roma erano le elezioni comunali di Milano quelle più importanti dell’ultima tornata elettorale. Qui in realtà l’attesa era minore, ci si aspettava una vittoria di Giuseppe Sala, anche se non era certo se sarebbe stata al primo turno, come è sembrato sempre più probabile man mano che ci si avvicinava al voto, o se Bernardo avrebbe costretto il sindaco uscente al ballottaggio.
Alla fine Sala ha prevalso nettamente con 25 punti di scarto. Ma chi ha votato chi nel capoluogo lombardo?
Secondo le rilevazioni di Swg intanto vi è una visibile differenza tra il comportamento al voto degli uomini e delle donne. Queste ultime, che nel 2016 erano state meno favorevoli al sindaco uscente, ora hanno incrementato la percentuale di voto in suo favore di ben il 21,4%, mentre tra l’elettorato maschile è cresciuto “solo” del 16%, e ora sono le elettrici, più degli elettori, a sostenerlo. Del resto in linea con quello che accade in altri Paesi occidentali, in cui le donne votano più progressista degli uomini.
Come a Roma e altrove anche alle elezioni comunali di Milano il candidato del centrosinistra va fortissimo anche tra i più giovani. Tra questi ha avuto il 71,3%, ben il 35,7% in più di 5 anni fa, quando invece Sala aveva avuto più consenso tra gli over 64. Oggi invece mette a segno i maggiori progressi tra gli under 25 e i 25-34enni. Se invece a votare fossero stati solo i 55-64 enni sarebbe stato costretto al ballottaggio, avendo ottenuto tra questi il 44,7%, solo il 3% in più che nel 2016
Elezioni comunali di Milano, Sala oltre il 65% tra chi ha alta scolarità
Anche in questo caso si tratta di un trend visibile anche in altre città. Pure elezioni comunali di Milano il voto di chi ha diversi livelli di scolarità è stato differente. Tra chi ha studiato di più ha nettamente prevalso Sala, con il 65,2%. Che però ha avuto solo il 50,2% tra chi ha un0istruzione media, tipicamente il diploma.
Al contrario Bernardo è arrivato al 39,1%, contro il 32% medio, di chi ha la scolarità più bassa.
Le differenze tra i due candidati sono molto grandi anche per quanto riguarda la motivazione del voto.
Nel caso di Sala gli elettori hanno guardato alla competenza. È questo il primo fattore citato, con il 44%, dagli intervistati. Per il 29% invece Sala andava votato per la serietà. Nel caso di Bernardo la principale ragione della scelta, con il 42%, è stata il sostegno del proprio partito.
Questo sondaggio di SWG è stato realizzato con metodo CATI-CAMI-CAWI su 2000 elettori milanesi
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