Riforma fiscale 2021: il nodo patrimoniale sulla casa agita il Governo Draghi
Riforma fiscale 2021: il nodo patrimoniale sulla casa agita il Governo Draghi
Riforma fiscale 2021: il tema continua ad alimentare le polemiche, lo scontro si concentra sulla mancata presenza della Lega al Cdm durante il quale è stata approvata la Legge delega. Il Carroccio accusa le altre forze di maggioranza di voler aumentare le tasse sulla casa. A rischio la tenuta del Governo Draghi?
Riforma fiscale 2021: il nodo patrimoniale sulla casa agita il Governo Draghi
Riforma fiscale 2021: “il passaggio che porta all’emersione del nero e dell’abusivi va benissimo ma ogni possibilità attuale o futura di un aumento della tassa sulla casa non potrà mai avere il sostegno della Lega. Il sostegno della Lega al governo non è in discussione quando si tratta di tagliare le tasse” con queste parole Matteo Salvini ha inquadrato la mancata presenza della Lega al Cdm durante il quale è stata approvata la legge delega. “Questa è una patrimoniale su un bene già tassato – ha proseguito il leader del Carroccio – contiamo che il Parlamento modifichi questi passaggi e tolga qualsiasi ipotesi di riforma del catasto”.
“Il governo va avanti. La sua azione non può seguire il calendario elettorale, perché deve seguire quello delle riforme” ha poi risposto il Presidente del Consiglio Draghi riferendosi al risultato dell’ultimo turno di amministrative (dove la Lega non ha brillato). Detto ciò, nonostante alcuni commentatori vedano agitarsi lo spettro della crisi di governo dietro le polemiche sorte sul tema del riassetto del Fisco, al momento, sia da Palazzo Chigi che dalla Lega si esclude la possibilità di portare lo scontro a questo livello. Difficilmente, però, le trattative si interromperanno qui.
Rimangono i dubbi sulla riforma del catasto
Riforma fiscale 2021: in effetti, Salvini non è l’unico critico su alcuni aspetti del riassetto del Fisco delineato durante l’ultimo CdM e, in particolare, sulle misure che riguardano la pressione fiscale degli immobili. Per esempio, secondo le prime analisi di Confedilizia, la Riforma del Catasto per come impostata attualmente predispone un meccanismo che potenzialmente potrebbe portare in effetti a un consistente aumento delle tasse sulla casa nel medio-lungo termine.
I termini della Legge Delega sono ancora vaghi e la riforma del catasto non impatterà da subito sul calcolo delle imposte (anche se il catasto ha un fine, appunto, fiscale in linea di massima, tuttavia, sempre secondo Confedilizia, andando a modificare i parametri in base ai quali si determinano i valori catastali non rischiano di aumentare le tasse soltanto in chiave Imu, quindi, per gli immobili diversi dalla prima casa ma – visto che tali parametri incidono sull’Isee – per molte famiglie potrebbero saltare bonus e agevolazioni fin qui assicurate.
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