Green pass 15 ottobre: quanti sono i lavoratori senza certificato? Le stime

Green pass 15 ottobre: quanti sono i lavoratori senza certificato? Le stime

Green pass 15 ottobre: quanti sono i lavoratori senza certificato? Le stime

Green pass 15 ottobre: da venerdì scatta l’obbligo di munirsi della certificazione per tutti i lavoratori. Una panoramica delle stime più attendibili su quanti risultano attualmente sguarniti del certificato vaccinale (l’alternativa resta quella di sottoporsi al test del tampone).

Green pass 15 ottobre: quanti sono i lavoratori senza certificato?

Green pass 15 ottobre: venerdì scatta l’obbligo di certificato per tutti i lavoratori. Secondo le ultime stime disponibili, tra 2,5 e 4 milioni potrebbero essere ancora sguarniti del pass. Nello specifico, basandosi ai calcoli del Governo sono più o meno due milioni e mezzo: 2,2 lavoratori del settore privato e 250mila della Pubblica Amministrazione. Ben più alti i numeri recentemente diffusi dalla Fondazione Gimbe per cui i dipendenti senza certificazione vaccinale (e senza considerare chi lavora in nero tra l’altro) in tutta Italia si muovono intorno ai 4 milioni nel complesso.

Tra i 2,5 e i 4 milioni senza certificazione

Detto questo, non si può non rilevare il classico balletto di cifre sul tema: Infatti, le stime dell’esecutivo non tengono sicuramente conto degli autonomi (molto probabilmente circa un milione non ha il Green pass) mentre quelle di Gimbe prendono in considerazione solo coloro che hanno ricevuto il certificato a seguito di vaccinazione (viene rilasciato anche dopo avvenuta guarigione dal Covid e tampone negativo – anche se in questo caso la validità è molto breve, appena 48 ore). Poi c’è la questione dei lavoratori in nero come si diceva: molti potrebbero rientrare tra i quasi 2 milioni e mezzo di disoccupati (di questi quasi 430mila non hanno il pass). Insomma, i lavoratori che alla deadline del 15 ottobre potrebbero entrare in ufficio senza certificato di completamento del ciclo vaccinale potrebbero essere addirittura 5 milioni aggiungendo il sommerso.

Le problematiche organizzative sembrano dietro l’angolo: basti pensare alla necessità – per chi non si è vaccinato o è guarito dal Covid ovviamente – di doversi sottoporre al test del tampone. Innanzitutto, chi paga l’esecuzione del test? Nella stragrande maggioranza dei casi i costi saranno a carico dei lavoratori (poche aziende hanno dato disponibilità a coprirli). Poi si pone la questione relativa alla domanda di test rapidi e molecolari: le richieste potrebbero superare quota 10-15 milioni in vista del 15 ottobre con conseguente intasamento dei laboratori di analisi.

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