Green pass lavoro: novità per parrucchieri ed estetisti e non solo
Green pass lavoro: novità per parrucchieri ed estetisti e non solo
Come è ben noto il 15 ottobre sarà una giornata chiave per tutto il mondo del lavoro, pubblico e privato. Domani infatti, il Green pass – o certificato verde – diventerà obbligatorio per accedere a tutti i luoghi di lavoro, sia in azienda che nelle PA.
Chi non ne sarà in possesso non potrà svolgere le mansioni di cui al contratto di lavoro, sarà sospeso e non riceverà lo stipendio, in quanto ritenuto assente ingiustificato. Inoltre saranno sospesi anche i tributi assistenziali e previdenziali collegati alla retribuzione stessa. E non matureranno le ferie.
Insomma, quanto basta per gettare nel panico milioni di lavoratori, i quali non sempre in modo composto, hanno manifestato in piazza e stanno continuando a farlo, anche in queste ultime ore.
Ma di fatto per alcune professioni assai diffuse e, tradizionalmente, con un alto numero di clienti, cosa cambierà di fatto con le novità del Green pass lavoro? Vediamolo in sintesi di seguito.
Green pass lavoro: barbieri, estetiste, parrucchieri
Regole piuttosto stringenti, quelle in vigore da domani, come accennato. I dipendenti che si recano al lavoro saranno controllati all’esterno, via app o sistemi automatizzati. E’ chiaro che per le grandi aziende, la sola soluzione è quella del controllo a campione.
Per quanto riguarda alcune categorie di lavoratori le regole vanno considerate in base al contesto specifico. Con riferimento ai parrucchieri per esempio, questi ultimi potranno chiedere il Green pass lavoro agli eventuali dipendenti ma non ai clienti che usufruiscono dei relativi servizi.
Analoghe considerazioni valgono anche per i centri estetici, che come i parrucchieri e i barbieri, sono molto diffusi in tutto il territorio nazionale. Ebbene, solo le estetiste che lavorano presso il centro dovranno essere munite del Green pass lavoro, mentre le clienti e i clienti potranno entrare liberamente senza, per effettuare uno dei trattamenti tipici.
Questa è la situazione a partire da domani, e le FAQ del Governo lo confermano: “il titolare deve controllare il pass dei propri eventuali dipendenti ma non deve richiederlo ai clienti né questi ultimi sono tenuti a chiederlo a chi svolge l’attività lavorativa in questione”.
Ma conclusioni non diverse valgono anche per tante altre diffuse professioni, come ad es. idraulici o tecnici che operano nelle case. ll residente non può domandare l’esibizione del certificato verde, che tuttavia può essere chiesto dal datore di lavoro.
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Green pass lavoro: ingresso dal medico e dentista, uffici pubblici, studi professionali
Quanto appena ricordato circa il Green pass lavoro vale anche per andare dal proprio medico o per recarsi negli uffici pubblici per domandare documenti e avviare pratiche. Senza il possesso del Green pass sarà ancora ammesso recarsi dal dentista, negli studi degli avvocati e dei commercialisti, ma anche sarà possibile entrare nelle farmacie, negozi di ogni tipo e centri commerciali.
E’ da rimarcare circa il Green pass lavoro, che il relativo obbligo vale per chi lavora, ossia medici, impiegati dei negozi, professionisti, ma non per clienti e pazienti.
I turisti potranno comunque soggiornare in alberghi, agriturismi, case vacanze, B&B, anche senza il possesso del Green pass: ciò è anche da leggersi nell’ottica di dare nuovo impulso al turismo, evitando un calo delle prenotazioni, a causa di chi non è ancora munito del certificato verde.
Ricapitolando, ribadiamo dunque che il Green pass lavoro costituisce un obbligo per i lavoratori pubblici e privati, autonomi e dipendenti, a partire dal 15 ottobre. Gli altri soggetti sopra citati non saranno tenuti ad esibirlo.
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