La riforma della Sanità bloccherà il rinnovamento targato Obama?
[ad]La mediazione politica di personaggi importanti come il capogruppo Democratico al Senato Harry Reid ha quindi consentito di raggiungere in tempi brevi un compromesso tra posizioni che sembravano finora inconciliabili. Repubblicani e Democratici, sia moderati che conservatori, hanno invece concordato un taglio di 100 miliardi di dollari al costo complessivo della riforma, che graverà quindi sui bilanci statali per 900 miliardi di dollari nei prossimi 10 anni. Questa decisione consentirà probabilmente a Barack Obama di proseguire sulla via del rinnovamento interno, ma non sarebbe da escludersi la possibilità di nuovi attriti nel prossimo futuro tra le correnti interne al Partito Democratico. Le polemiche e le critiche sulla riforma della Sanità sarà probabilmente solo il primo degli ostacoli che dovrà superare Barack Obama sulla via delle riforme.
Dopo un decennio di presidenza Bush gli Stati Uniti sembravano aver perso quella carica innovatrice che ha consentito al paese di rinnovarsi costantemente nel corso della sua storia. E’ forse un po’ presto per poterlo affermare con certezza, ma con Barack Obama alla Casa Bianca gli Stati Uniti potrebbero riprendere il cammino delle riforme abbandonato dopo i fallimenti della presidenza Clinton, evolvendosi ancora al proprio interno e rimanendo al contempo un esempio per il resto del mondo.