Legge di Bilancio 2022: aumento busta paga con taglio cuneo fiscale?
Legge di Bilancio 2022: continua a tappe quasi forzate il percorso di avvicinamento del Governo draghi alla stesura e poi al varo della manovra economica per il prossimo anno. Riforma pensioni, riassetto del Reddito di cittadinanza, i temi più caldi al momento ma una quota consistente di risorse dovrebbe essere investita anche e soprattutto nella riduzione delle tasse. Come i tagli alle imposte potrebbero portare a un aumento – anche sensibile – della busta paga di alcuni italiani in particolare.
Legge di Bilancio 2022: 8 miliardi per ridurre le tasse
Legge di Bilancio 2022: la scorsa settimana il Decreto fisco-lavoro, ad inizio di questa il Documento Programmatico di Bilancio, continua praticamente a tappe forzate il percorso di avvicinamento del Governo Draghi alla stesura e quindi al varo della manovra economica per il prossimo anno. Il riassetto del Reddito di cittadinanza, sussidio che durante la pandemia ha mostrato la sua importanza ma che necessità di un tagliando su controlli e legame con il reinserimento lavorativo, la Riforma delle pensioni, con il rialzo delle quotazioni della staffetta Quota 102-Quota 104 per il post Quota 100, al momento i temi più caldi in vista del lancio della Finanziaria 2022.
Tuttavia, un capitolo importante, forse il più importante del testo, riguarderà un esteso taglio delle tasse e, a quanto pare, dell’Irpef in particolare. Ancora non ci sono cifre certe, tuttavia, alla fine dovrebbero essere destinati ben 8 miliardi – di 23 complessivi – per condurre un nuovo taglio del cuneo fiscale (l’Ocse ha recentemente spinto in questa direzione ricordando che l’Italia ha il quinto più pesante al mondo, insomma, per incoraggiare le assunzioni come minimo tocca alleggerirlo).
Aumento Busta paga: di quanto e per chi
Legge di Bilancio 2022: come largamente annunciato dagli stessi membri dell’esecutivo – con in testa lo stesso Presidente del Consiglio – negli ultimi mesi, l’intenzione prioritaria è quella di ridurre il carico fiscale per il ceto medio (38-55mila euro di reddito annuo gravati indistintamente da un Irpef al 38%). Detto questo, anche se ancora non c’è nulla di nero su bianco, gli 8 miliardi da investire sul taglio del cuneo porteranno a un aumento della busta paga per i lavoratori che hanno un reddito fino a 40mila euro.
Ciò dovrebbe avvenire in primo luogo attraverso la conferma e l’ampliamento del Bonus Irpef già previsto (120 euro al mese in più in busta paga entro i 28mila euro di reddito). Tale Bonus si azzera attualmente a quota 40mila euro di reddito: l’ipotesi è di farlo spettare fino al raggiungimento dei 55mila euro. Poi molto dipende dalle risorse che si sceglierà di investire in un’operazione di questo tipo ma non è al momento non è escluso dagli esperti che l’importo massimo del Bonus possa essere raddoppiato: in sostanza, per i redditi più bassi passerebbe da un massimo di 120 euro a un massimo di 240 euro.
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