Assegno unico arretrati: domanda entro ottobre. Come si fa?
Assegno unico arretrati: la richiesta si potrà inoltrare all’Inps fino al 31 ottobre. Una panoramica su requisiti, determinazione dell’importo, modalità di richiesta della misura “ponte” (la prestazione economica, infatti, entrerà pienamente a regime soltanto l’anno prossimo).
Assegno unico arretrati: domande entro il 31 ottobre
Assegno unico arretrati: la prestazione economica entrerà pienamente a regime nel 2022, d’altra parte, da luglio 2021 è disponibile in una versione “ponte”, cioè riservata soltanto ad alcune categorie di beneficiari (in breve, chi non ha diritto agli assegni familiari – autonomi, disoccupati, incapienti – con figli minori). Chi non ha ancora fatto richiesta, inoltrando la domanda all’Inps entro il 31 ottobre 2021 avrà diritto a ricevere anche gli arretrati con decorrenza da luglio.
Per i richiedenti che inoltreranno la domanda dal primo novembre in poi, invece, l’assegno spetterà soltanto a partire dal mese di decorrenza della domanda. Resta fissato al 31 dicembre 2021 il termine ultimo per richiedere l’assegno “ponte”: successivamente si aprirà la fase di domanda relativa all’assegno unico in versione definitiva (la prestazione sostituirà gradualmente tutti i bonus e le agevolazioni destinati ai nuclei familiari con figli).
Importo e modalità di domanda
Assegno unico arretrati: la richiesta di erogazione – deve essere presentata una domanda per ciascun figlio – può essere inoltrata attraverso l’apposito servizio web attraverso il sito dell’Inps, è possibile rivolgersi a un Caf/Patronato per svolgere la procedura. Fondamentale reperire una certificazione Isee in corso di validità (il valore dell’indicatore non può superare quota 50mila euro, in pratica, la prestazione non spetta al di sopra di questa soglia).
L’importo dell’assegno “ponte” varia in base al numero di figli (previste due fasce: nuclei con 1 o 2 figli minori e nuclei con 3 o più figli minori) e, appunto, al valore dell’Isee (spetta in misura massima a chi ha un Isee al di sotto della soglia dei 7mila euro: 167,5 euro per ciascun figlio in generale e 217,8 euro in caso di famiglie numerose). Viene erogata una maggiorazione di 50 euro all’importo base per i figli disabili.
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