Elezioni Presidente della Repubblica: parte il toto-nomi. Chi è in pole?
Elezioni Presidente della Repubblica: parte il toto-nomi. Chi è in pole?
Elezioni Presidente della Repubblica: si comincia a scaldare la partita per il Quirinale. L’ipotesi di vedere l’attuale Presidente del Consiglio Draghi al Colle perde quota, un Mattarella Bis nel ventaglio delle possibilità? I nomi più gettonati.
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Elezioni Presidente della Repubblica: parte il toto-nomi
Elezioni Presidente della Repubblica: si comincia a scaldare la partita per il Quirinale. Per quello che è possibile capire scorrendo le indiscrezioni riportate dalla stampa nazionale, le trattative tra i partiti sono ancora in alto mare. Nonostante appaia l’ipotesi più semplice, perde quota la candidatura dell’attuale Presidente del Consiglio Mario Draghi: innanzitutto, non è ben chiaro se l’ex capo della BCE voglia salire al Colle, in secondo luogo, con tutta probabilità, percorrere questa strada significherebbe scioglimento anticipato delle Camere.
In realtà, sempre stando alle indiscrezioni che circolano al momento, si potrebbero evitare Politiche anticipate – uno scenario, almeno per il momento, indigesto ai partiti, o quantomeno a quelli che compongono la maggioranza – con la staffetta a Palazzo Chigi tra Draghi e il titolare del Mef Daniele Franco, tra l’altro, suo fedellissimo. Un altro modo per non chiudere la legislatura prima della scadenza naturale (2023) un Mattarella Bis: questa possibilità piace praticamente a tutti tranne che a Fratelli d’Italia e allo stesso Mattarella.
Chi è in pole per il Colle?
Elezioni Presidente della Repubblica: dunque, due le ipotesi più discusse ma al contempo sempre più improbabili, Draghi e Mattarella Bis. Oltre queste si è aperto un larghissimo toto-nomi in cui sembrano in pole allo stato dei fatti i profili di Paolo Gentiloni e Pier Ferdinando Casini. Sul primo, in particolare, sembrano pronti a convergere centrosinistra, cinque stelle e Forza Italia, sul secondo, pesa l’avallo dei renziani.
Pochissime le possibilità di vedere al Colle i “grandi vecchi” della politica italiana Berlusconi e Prodi. Non si può escludere neanche la nomina – suggestiva ma di difficile percorrenza – di una donna al Quirinale. In cima alla lista Marta Cartabia, nome che però troverebbe il veto dei pentastellati per via della recente Riforma della Giustizia, ed Elisabetta Casellati (eventualità che di fatto risulta “indigesta” al centrosinistra).
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