Cura Covid: anche un anti depressivo tra i farmaci efficaci? Lo studio
Cura Covid: anche un anti depressivo tra i farmaci efficaci? Lo studio
Cura Covid: gli sforzi della comunità scientifica mondiale concentrati non solo sui vaccini ma anche sui farmaci da utilizzare nel trattamento di chi sviluppa la patologia causata dal Sars Cov 2. Al vaglio delle Authority sanitarie internazionali diversi prodotti creati in stretto riferimento al coronavirus: nel frattempo, anche medicine create per altri scopi sembrano essere efficaci contro la malattia.
Cura Covid: anche un antidepressivo tra i farmaci efficaci
Cura Covid: mentre l’Ema, l’Agenzia del farmaco europea, sta analizzando una decina di farmaci creati appositamente per il trattamento di chi sviluppa la patologia trasmessa dal Sars Cov 2 (la maggior parte di questi è all’ultimo miglio prima della commercializzazione), anche una medicina realizzata per il trattamento di depressione e ansia sembra dare risultati incoraggianti contro i sintomi gravi del Covid. Si tratta della Fluvoxamina: anche se ha approfondito l’utilizzo su pazienti che hanno sviluppato forme gravi del Covid ha riguardato un numero di casi limitato, lo studio sull’antipressivo e cura della patologia è ritenuto piuttosto promettente.
Anche prima dell’epidemia, si stava indagando sulle proprietà della Fluvoxamina nella cura della sepsi (infiammazione severa e diffusa causata da una risposta sovradimensionata del sistema immunitario contro gli agenti patogeni). Tale direzione è stata approfondita (grazie a Toghether Trial: progetto incentrato sulla sperimentazione di farmaci già esistenti contro il Covid) quando si è capito che in molti pazienti Covid si innescava una reazione simile.
Quali sono i risultati dello studio?
Cura Covid: l’indagine incentrata sulla Fluvoxamina ha preso in esame un campione di circa 1.500 pazienti con alto rischio di sviluppare forme gravi della malattia. A metà di questi è stata somministrato il farmaco, all’altra un placebo (gruppo di controllo). Alla fine del mese scorso sono stati pubblicati sulla nota rivista medica Lancet i risultati dello studio: l’assunzione di Fluvoxamina nella prima fase dell’infezione ha ridotto i decessi del 90% rispetto al gruppo di controllo e del 65% l’ospedalizzazione.
Il trattamento del Covid è finora basato sull’utilizzo di farmaci molto costosi (anticorpi monoclonali in primis): altro punto che fa guardare con crescente interesse alla Fluvoxamina. Il ciclo completo della durata di 10 giorni da applicare in caso di sintomatologia lieve –in teoria parallelamente a medicine che bloccano la replicazione del virus, innanzitutto il Molnupiravir – costerebbe meno di 5 euro (considerando anche che il brevetto del farmaco è scaduto, quindi, si potrebbe vendere come generico).
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