Legge di Bilancio 2022, RdC rivoluzionato: ecco come
E’ noto che la legge di Bilancio rappresenta un provvedimento normativo, di cui si trova traccia all’art. 81 della Costituzione Italiana, con cui la maggioranza di Governo decide le spese pubbliche e le entrate previste per l’anno successivo.
Tecnicamente, la legge di Bilancio consente di approvare un rendiconto contabile preventivo (Bilancio dello Stato) con il quale l’Esecutivo rende note al Parlamento entrate e spesa pubblica previste per il 2022. E, come è intuibile, sono tanti i settori su cui interviene la bozza approvata nei giorni scorsi dal Consiglio dei Ministri, che ora andrà discussa in Parlamento.
C’è però un tema il quale – per le divisioni che dalla sua introduzione ha sempre prodotto – ha particolare rilievo. Stiamo parlando del reddito di cittadinanza, ossia della misura a suo tempo fortemente voluta dal M5s. Cosa cambia in concreto per questo sussidio? Vediamolo di seguito in sintesi.
Legge di Bilancio 2022 e RdC: correttivi per controbattere agli abusi
Come ampiamente delineato dalle più recenti notizie di cronaca, il numero dei cd. ‘furbetti del reddito di cittadinanza’ è in costante aumento. Ecco perché è necessario intervenire sulla disciplina del reddito di cittadinanza, con novità sostanziali, mirate ad evitare comportamenti in grado di aggirare le regole al momento vigenti.
Pertanto, se da un lato il reddito di cittadinanza è stato rifinanziato per il 2022, dall’altro nella bozza di legge di Bilancio 2022 sono previsti criteri diversi e restrittivi per avere accesso al sussidio. Novità anzitutto per quanto riguarda la domanda: onde impedire gli abusi di quest’ultimo periodo, non sarà più sufficiente un’autocertificazione inviata all’Inps per conseguire il reddito di cittadinanza. Finora l’Istituto di previdenza controllava prima i dati Isee e soltanto dopo i dati anagrafici e quelli legati alla residenza.
Con le novità della legge di Bilancio 2022, dal prossimo gennaio l’Inps sarà tenuto a svolgere un controllo preventivo sui dati presentati e poi eventualmente darà l’ok al versamento.
Altra novità che sicuramente contribuisce a combattere il fenomeno dei ‘furbetti del reddito di cittadinanza’ è rappresentata dalla dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro, che sarà da consegnarsi subito da parte dell’interessato, e non più in un momento successivo, vale a dire entro 30 giorni dal riconoscimento della misura di contrasto alla povertà.
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Reddito di cittadinanza: nuove regole in tema di offerta di lavoro e decurtazione dell’assegno
Novità di rilievo anche per quanto riguarda il meccanismo della proposta e della (eventuale) accettazione dell’offerta di lavoro. Infatti, a seguito dei correttivi introdotti dalla legge di Bilancio 2022 per contrastare gli abusi, dalle 2 offerte si scende a una offerta di lavoro a cui il beneficiario del reddito di cittadinanza può dire no. In caso di risposta negativa alla prima offerta, il contributo sarà tagliato di 5 euro per ciascun mese di mancata occupazione. Al secondo no, il RdC sarà perso.
Non solo. La legge di Bilancio modifica anche la definizione di ‘offerta congrua‘, ossia tale da avere le caratteristiche per poter essere accettata dal percettore del reddito di cittadinanza. Le novità introdotte prevedono che la prima offerta di lavoro è ritenuta appunto ‘congrua’, se il luogo di lavoro si trova entro 80 chilometri di distanza dal luogo di residenza e la seconda entro tutto il territorio nazionale.
Inoltre, nel 2022 i Comuni italiani saranno tenuti ad immettere nei ‘progetti utili alla comunità’, i cd. PUC, almeno un terzo dei percettori del RdC residenti. Concludendo, vero è che la bozza ora dovrà essere discussa in Parlamento, ma questa è la linea che emerge nella testo attuale della legge di Bilancio: requisiti più rigidi e lotta a coloro che aggirano le norme.
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