Energia e sviluppo sostenibile: qual è la situazione in Italia?
I cambiamenti climatici sono ormai una realtà con la quale dobbiamo convivere, con una situazione sempre più grave e un tempo disponibile per intervenire sempre più ristretto. La lotta per salvare il Pianeta richiede un maggiore impegno nell’attuazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile, accelerando la transizione energetica e la creazione di nuovi modelli socioeconomici compatibili con l’ambiente e socialmente responsabili.
Secondo il Rapporto 2021 dell’ASVIS, l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, in Italia nel biennio 2019/2020 sono migliorati solo 3 indicatori su 17. Secondo il report il nostro Paese ha compiuto passi in avanti in termini di giustizia, contrasto del cambiamento climatico e sistema energetico, mentre la situazione è rimasta pressoché immutata nel campo dell’innovazione, della gestione idrica, dell’agricoltura e alimentazione sostenibile.
L’Italia è invece peggiorata tra il 2019 e il 2020 in ben 9 aspetti monitorati dall’ASVIS, con una situazione deteriorata in relazione alle condizioni di città, salute, povertà, educazione, disuguaglianze, uguaglianza di genere, ecosistema terrestre, cooperazione internazionale e condizione economica e occupazionale.
Il PNRR italiano rappresenta quindi una speranza per il futuro, visto che attualmente a livello europeo l’Italia si posiziona sotto la media UE in ben 10 indicatori.
Il ruolo dell’energia rinnovabile per la sostenibilità ambientale
Lo sviluppo sostenibile è una strategia basata sulla trasformazione del sistema socioeconomico, affinché sia possibile vivere nel rispetto del Pianeta, dell’equità sociale e delle generazioni future. Si tratta dunque di un approccio molto ampio, infatti il concetto stesso di sostenibilità coinvolge sia la dimensione ambientale che quella economica e sociale.
In particolare, l’energia sostenibile è tutta quella che è possibile ricavare da fonti naturali, come il vento, l’irraggiamento solare e le biomasse. Come si legge anche sull’approfondimento online proposto da una digital energy company attenta all’ambiente come Sorgenia, si tratta di una risorsa fondamentale per contenere il riscaldamento globale e combattere il climate change, per tagliare le emissioni di CO2 e ridurre l’impronta di carbonio.
Secondo gli obiettivi UE del Quadro 2030 per il clima e l’energia, in questo decennio i paesi dell’Unione Europea dovranno incrementare l’impiego delle fonti di energia green arrivando a una quota del 32%, con un taglio di almeno il 55% delle emissioni di gas ad effetto serra rispetto ai valori del 1990.
Cosa prevede il PNRR italiano in merito alle rinnovabili
Nei prossimi anni è attesa un’accelerazione in Italia sul fronte delle rinnovabili, con l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza finanziato dai fondi comunitari stanziati dall’UE.
Il testo del PNRR prevede un’attenzione particolare alla rivoluzione verde, con investimenti per 68,6 miliardi di euro che riguardano la promozione delle comunità energetiche, dell’autoconsumo e del settore agrovoltaico.
Sono previsti anche investimenti nella digitalizzazione dell’infrastruttura di rete, nell’aumento della capacità produttiva proveniente da fonti rinnovabili e nello snellimento delle pratiche burocratiche per l’autorizzazione di progetti energetici green.
Inoltre, il PNRR riconosce la necessità di sostenere gli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica, attraverso la proroga del Superbonus 110% fino al 2023, in più verranno realizzati i progetti pilota delle Isole verdi, rendendo 19 territori completamente autosufficienti dal punto di vista energetico.
La situazione delle energie rinnovabili in Italia oggi
Le energie rinnovabili ricoprono un ruolo fondamentale per lo sviluppo sostenibile, per questo motivo è essenziale favorire la decarbonizzazione e l’utilizzo delle energie verdi in ambito residenziale, aziendale e industriale.
Secondo l’ultimo rapporto del GSE, nel 2020 la produzione elettrica italiana da fonti rinnovabili è arrivata a 116 TWh, con 900 MW di potenza installata con i nuovi impianti green, dei quali 750 sono stati sistemi di tipo fotovoltaico.
Dalle rilevazioni del Gestore dei Servizi Energetici emerge una copertura del 20% delle fonti rinnovabili rispetto al totale dei consumi di energia, considerando sia il settore elettrico sia quello dei trasporti e il comparto termico.
Si tratta di un progresso importante, tenendo conto che gli obiettivi UE fissati per l’Italia prevedevano una quota del 17% entro il 2020. Sempre secondo il GSE, con l’aumento delle energie sostenibili e pulite insieme all’incremento dell’efficienza energetica sono state evitate emissioni per 42 milioni di tonnellate di CO2.
Ovviamente, c’è ancora molta strada da fare nel campo dell’energia e dello sviluppo sostenibile, tuttavia rispetto al passato l’impegno delle Istituzioni, della società civile e delle aziende è senza dubbio maggiore, grazie a una diffusa consapevolezza sull’importanza di realizzare la transizione energetica in tempi rapidi.
I punti chiave rimangono la costruzione di un sistema sostenibile nella sua dimensione ambientale, sociale ed economica, sfruttando appieno le opportunità fornite dalle energie green e dall’innovazione tecnologia.
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