Sondaggi elettorali Swg, il Pd supera Fratelli d’Italia e torna in testa
Vi è un’importante novità negli ultimi sondaggi elettorali di Swg: il Pd è diventato primo. Non accadeva dal 2017. Certo, non è l’esito di una crescita travolgente. Il 20,5% raggiunto dal partito di Letta dopo una progressione settimanale del 0,4% è comunque inferiore alla percentuale raggiunte alle europee.
Ma serve a dare la spinta a un Pd uscito vincitore dalla sfida dalle comunali e che tuttavia rimane minoranza nel Paese, anche a livello di coalizione.
Al secondo posto Fratelli d’Italia, che a causa della discesa di tre decimali perde il primato e scivola al 20%. Ancora giù la Lega, che perde il 0,2% e va al 18,8%. Non si smuove di molto il Movimento 5 Stelle, che guadagna solo uno 0,1% e si porta al 16,4%.
Anche Forza Italia, come i principali alleati del centrodestra, è in regressione, e passa dal 7,2% al 7%. Solo Coraggio Italia nella coalizione raggranella un paio di decimali e torna all’1%.
Tra i partiti più piccoli Azione rimane al 4%, perdendo solo uno 0,1%, mentre i Verdi, crescendo del 0,2% raggiungono Articolo 1, in calo. E superano di pochissimo Sinistra Italiana e Italia Viva, rispettivamente al 2,2% e al 2,1%, con quest’ultima in crescita del 0,4%. +Europa infine è all’1,9%
Sondaggi elettorali Swg, non solo Pd e Fratelli d’Italia. Le risposte sul Covid
Oltre che del primo posto del Pd i sondaggi elettorali di Swg si occupano anche della situazione pandemica. Sono il 43% coloro che ritendono molto o abbastanza probabili nuove restrizioni e lockdown nei prossimi mesi. Sono il 30% in meno che a giugno, quando ancora vi era molta incertezza sul futuro.
La maggioranza, il 57%, pensa che altre chiusure siano poco o per niente probabili
E questo nonostante si assista a una ripresa dei contagi, che per il 25% è attribuibile alle manifestazioni contro il Green Pass, per il 23% al ritorno a una vita quasi normale, per il 22% al minor uso di mascherine.
Ora tra le eventuali nuove misure da adottare il 35% predilige limitazioni selettive solo per i non vaccinati, come in Austria, mentre per il 34% queste devono avere carattere locale. E solo il 12% è a favore a restrizioni in tutto il Paese.
Per il 10% non deve essere varata alcuna nuova misura.
Cambia poi il favore degli italiani verso la terza dose di vaccino anti-Covid. In due mesi passano dal 24% al 38% quelli che vorrebbero farla il prima possibile. Mentre calano dal 62% al 45% quelli che lo farebbero solo se strettamente necessario. In minoranza, ma in crescita, quelli che sono sicuri di non farla, che crescono dal 14% al 17%
Swg ha voluto anche richiedere a distanza di tempo un’opinione sull’origine del Covid. Ed emerge come l’ipotesi naturale, di trasmissione tramite gli animali selvatici abbia perso quota. La prediligono solo il 23%, contro il 32% del 2020. Crescono quanti pensano che il virus sia accidentalmente uscito da un laboratorio, passando dal 25% al 32%. Rimangono il 20% invece quanti pensano che il Covid sia stato diffuso di proposito per modificare gli equilibri mondiali.
Solo il 4% pensa che non esista.
Vi è tra l’altro un 32% che pensa che il virus sia stato creato dai cinesi per indebolire il resto del mondo, mentre per il 17% è opera delle multinazionali. E per il 22% delle elite mondiali.
Questi sondaggi elettorali su Pd, Lega, M5S, Fratelli d’Italia e altri partiti nonchè sul Covid sono stati realizzati con metodo Cati-Cami-Cawi tra il 3 e l’8 novembre su 1.200 soggetti nel caso delle delle intenzioni di voto, dal 3 al 5 su 800 in quello delle altre domande
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