Green pass solo per vaccinati: modifica se epidemia di nuovo fuori controllo?
Green pass solo per vaccinati? Il rilascio a seguito di tampone negativo potrebbe non bastare più per contenere l’epidemia di Covid. Se non aumenterà velocemente la quota di immunizzati, le regole per il rilascio del certificato verso l’irrigidimento. La proposta avanzata direttamente dal Cts in caso di una quarta ondata di contagi.
Green pass solo per vaccinati?
Green pass solo per vaccinati? L’ipotesi è stata avanzata negli ultimi giorni da Donato Greco, epidemiologo e membro del Comitato Tecnico Scientifico. Per contenere un’eventuale quarta ondata di contagi – e conseguente aumento della pressione sul sistema ospedaliero – potrebbe essere previsto il rilascio del pass soltanto ai vaccinati (un po’ sul modello recentemente battezzato in Austria) e a chi è guarito dal Covid. In pratica, per ottenere il certificato – divenuto necessario per svolgere molte attività “quotidiane” – non basterà più un tampone negativo.
La modifica, però, “non arriverà immediatamente” ha precisato Greco: verrà presa in considerazione soltanto se non si raggiungerà in tempi stretti (circola la data del 31 dicembre) la soglia di sicurezza fissata al 90% di vaccinati. Tra l’altro, il rilascio esclusivamente a seguito di vaccinazione potrebbe essere modulata in base ad alcuni specifici parametri: tra le opzioni che si starebbero prendendo in considerazione quella di prevedere l’obbligo di Pass vaccinale solo per alcune professioni o per alcuni luoghi di lavoro (quelli dove è più alto il rischio di diffusione del Coronavirus come le fabbriche).
Cosa fanno gli altri paesi?
Green pass solo per vaccinati? Di fatto, soltanto l’Austria al momento ha previsto il rilascio del certificato soltanto ai vaccinati (prevedendo parallelamente una sorta di lockdown per i non vaccinati). Tuttavia, molti paesi stanno inasprendo la propria normativa anti-contagio: per esempio, in Francia da metà dicembre il rinnovo del Green pass per gli over 65 sarà legato alla somministrazione della terza dose. La Germania, invece, sta lavorando a un modello a doppio binario molto simile a quello italiano: pass con tampone negativo sufficiente per lavorare ma c’è bisogno del vaccino per andare al ristorante, al cinema, in palestra e in molti alti luoghi pubblici.
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