Terza dose: presto per Under 40? Efficacia vaccino ridotta dopo 6 mesi
Terza dose: presto per Under 40? Efficacia vaccino ridotta dopo 6 mesi
Terza dose anche per gli under 40? La somministrazione del secondo richiamo con tutta probabilità sarà prevista anche per le fasce d’età più basse nei prossimi mesi. Pubblicata un nuovo e prestigioso studio sulla copertura fornita dai vaccini: si abbasserebbe – drasticamente – già dopo 6 mesi dal completamento del ciclo per come attualmente previsto.
Terza dose: presto anche per gli under 40?
Terza dose anche per gli under 40? La nuova fase della campagna vaccinale, quella imperniata sulla somministrazione del secondo richiamo dai 40 anni in su si aprirà a inizio dicembre: la somministrazione della dose booster per gli over 50, invece, dovrebbe partire già entro novembre. Molto presto, però, potrebbe essere prevista anche per tutte le altre fasce d’età. A sottolinearlo, in un recente intervento alla trasmissione Domenica in di Rai 1, il sottosegretario alla Salute Pierpaolo SIleri.
“La terza dose del vaccino è obbligatoria per il personale sanitario ma il consiglio è di farla tutti” le parole di Sileri. Quest’ultimo ha quindi aggiunto che la protezione offerta dal vaccino “scema nel tempo”, in pratica, “sappiamo che dopo sei mesi si è ancora protetti ma aumenta la possibilità di prendere la malattia”. Dunque “è probabile che nel corso del tempo anche le persone sotto i 40 anni debbano fare la terza dose di vaccino”.
Efficacia vaccino ridotta dopo 6 mesi?
Il dibattito sulla necessità di somministrare la terza dose a tutta la popolazione è tuttora in corso: non tutti gli esperti sono convinti che serva se non si è anziani, immunodepressi oppure si lavora in un ambito che espone ad un elevato rischio di contrarre l’infezione. Detto ciò, si stanno accumulando gli studi che, al contrario, sostengono l’importanza di un booster per rialzare il livello di copertura, soprattutto, considerando la diffusione delle varianti del Sars Cov 2 e, in particolare, della cosiddetta variante Delta.
L’ultimo studio in merito è stato prodotto dal Public Health Institute di Oakland e recentemente pubblicato dalla rivista Science. La protezione offerta dal vaccino, secondo lo studio, si ridurrebbe in modo vertiginoso dopo 6 mesi dal completamento del ciclo vaccinale (prima e seconda dose). Anche se grazie ai composti rimarrebbe molto basso il rischio di ospedalizzazione, dopo tale lasso di tempo si assisterebbe a un abbassamento dell’efficacia dei vaccini Pfizer e Moderna di quasi il 50% (dall’87-89% al 45-58%), mentre per il monodose Johnson&Johnson dopo 6 mesi si scende dall’86% al 13% dopo 6 mesi. Inoltre, già dopo 4 mesi dalla somministrazione della seconda dose la copertura si era abbassata al 70-65% per Pfizer e Moderna e al 50% per J&J.
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