Costo energia: bollette ancora più care nel 2022. Allarme Arera
Costo energia: l’Arera, l’Agenzia nazionale per l’energia, lancia un nuovo allarme. Se il governo non prevederà altri interventi specifici, sugli italiani si abbatterà un ulteriore aumento delle bollette nei primi mesi del 2022.
Costo energia: bollette ancora più care nel 2022
Costo energia: l’Arera lancia un nuovo allarme, questa volta davanti alla Commissione per le attività produttive della Camera. Se non saranno previsti dei nuovi correttivi dal governo, nel primo quadrimestre del 2022 le bollette torneranno a crescere. In effetti, l’esecutivo è già intervenuto per contenere l’aumento dei costi: per esempio, stanziando più di un miliardo per la riduzione della componente Asos (in breve, quella che riguarda lo sviluppo delle fonti rinnovabili) a fine luglio.
A questa misura se ne è poi affiancata un’altra volta alla riduzione della componente Arim (tutti gli altri oneri). Senza l’una e l’altra iniziativa l’aumento delle bollette non sarebbe stato di quasi il 10% ma, addirittura, di più del 20%. Da considerare poi un altro ingente stanziamento di risorse (3 miliardi e mezzo) a fine settembre: l’aumento delle bollette di luce e gas è stato così più contenuto per circa 30 milioni di famiglie e 6 milioni di utenze “non domestiche”. Tutto ciò, d’altra parte, non basterà per impedire ai costi energetici di lievitare ancora.
Nuovo allarme dell’Arera
Costo energia: in poche parole, segue il mercato del gas naturale. Guardando alle quotazioni, ha rilevato l’Arera, “pur con un leggero ribasso rispetto ai massimi delle scorse settimane vedono prezzi medi attorno ai 170 euro per megawattora per tutto il periodo invernale, per poi scendere intorno ai 110 euro per megawattora a partire dal mese di aprile 2022”. Per questo motivo è prevedibile “un ulteriore, potenzialmente significativo, aumento dei prezzi per i servizi di tutela che determinerebbe criticità simili a quelle affrontate per il quarto trimestre 2021”.
Tradotto: nuova tegola in arrivo per gli italiani sul fronte bollette, a meno di nuovi interventi governativi. In realtà, con la prossima Legge di Bilancio dovrebbero arrivare in dote a un Fondo “anti-rincari” ben 2 miliardi di euro. Una cifra non trascurabile ma che, sottolinea sempre l’Arera, potrebbe non bastare ad attutire gli effetti dei prossimi aumenti.
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