Fasce di rischio: Friuli zona gialla, Bolzano in rosso? La situazione
Fasce di rischio: il Friuli Venezia Giulia passerà ufficialmente in giallo dalla prossima settimana, anche la provincia di Bolzano rischia l’irrigidimento delle restrizioni anti-contagio. La situazione relativa a contagi e ricoveri si fa più grave anche in Veneto e Valle D’Aosta, il quadro epidemiologico peggiora anche in Lazio e Lombardia.
Fasce di rischio: Friuli in zona gialla dalla prossima settimana
Fasce di rischio: il Friuli Venezia Giulia da qualche giorno è già ufficialmente zona gialla. Già imposte dalle autorità locali le restrizioni relative al “colore” – mascherina obbligatoria anche all’aperto, chiusura per le discoteche, capienza ridotta per cinema e teatri – anche se per il passaggio ufficiale si dovrà aspettare la tradizionale riunione della cabina di regia del venerdì. Il Friuli è la regione che presenta i dati più alti per quanto riguarda la diffusione dell’epidemia: oltre 300 i casi su 100mila abitanti su base settimanale, Trieste e Gorizia le due province con l’incidenza più alta d’Italia, superata la soglia dei posti in terapia intensiva e reparto ordinario occupati che permette la permanenza in zona gialla (rispettivamente al 15% e al 17%, limite al 10% e al 15%).
Anche Bolzano potrebbe abbandonare la zona gialla a stretto giro: i casi ogni 100mila abitanti su base settimanale oltre 400 ma restano introno al limite i posti occupati in terapia intensiva e reparto ordinario. In ogni caso, anche la Provincia Autonoma ha scelto di anticipare i tempi della stretta che potrebbe arrivare dalle autorità nazionali: dunque, mascherina all’aperto (FFP2 sui mezzi pubblici) e discoteche chiuse ma anche zona rossa per 20 comuni (coprifuoco dalle 20 alle 5) dove i contagi superano gli 800 su 100mila abitanti su base settimanale giorni e il tasso di vaccinazione è inferiore al 70%.
Altre regioni che rischiano l’irrigidimento delle restrizioni
Fasce di rischio: la curva epidemica risale anche in altre regioni, per esempio, in Veneto e Valle D’Aosta dove i nuovi positivi si attestano a quota 200 su base settimanale. Anche in Lombardia (oltre 100 casi su 100mila su base settimanale) e Lazio (oltre 120 casi) i numeri restituiscono un peggioramento, soprattutto, guardando i ricoveri in reparto ordinario (in entrambi i casi non molto sotto i 700).
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