Sondaggi politici Swg, sono i 35-44 enni gli italiani maggiormente in crisi
Se ne era già parlato, in occasione delle analisi post-elettorali e di altri sondaggi, e dagli ultimi sondaggi politici di Swg giunge una conferma. Forse più che dall’ideologia politica gli italiani sono divisi dall’appartenenza a differenti generazioni.
E quella maggiormente in crisi sembra essere quella che va dai 35 ai 44 anni.
Ben il 69% di chi vi appartiene dichiara di provare incertezza, contro il 49% medio, mentre il 22% paura. Non solo, coloro che sono insoddisfatti del proprio tempo libero salgono dal 31% al 51% se si passa da un’altra fascia di età a quella dei 35-44enni. Mentre il 50% si lamenta della propria condizione economica e il 43% del lavoro, e anche in questo caso si percepisce un maggiore disagio di quello che caratterizza gli altri italiani.
Si tratta della prima generazione che ha avuto a che fare con il precariato e con la fine della crescita economica, e oggi che è anche alle prese con la famiglia e magari i figli, ne paga le conseguenze, con le maggiori difficoltà lavorative unite a una mancanza di tempo libero.
Tra le conseguenze, secondo i sondaggi politici di Swg, un più alto grado di sfiducia verso la politica e le istituzioni. Così la percentuale di quanti approvano l’operato del Presidente del Consiglio scendono dal 48% al 32% in questa fascia di età, quella di fiducia verso il sindaco dal 36% al 28%, mentre quella nei confronti del Governo dal 33% al 24%
Sondaggi politici Swg, i 35-44 più contrari al Green Pass della media
Tra le fonti di insoddisfazione di quanti hanno tra i 35 e i 44 anni vi è, secondo i sondaggi politici di Swg, l’incertezza sul futuro, che riguarda il 44% degli intervistati, seguita, con il 40%, dalla paura del Covid. Ma è sui problemi di una vita troppo frenetica che vi sono le maggiori differenze con le altre fasce di età.
I 35-44enni che se ne lamentano sono il 32%, contro il 17% dei più giovani e dei più vecchi. Anche il lavoro è considerato un problema da questa generazione molto di più di quanto facciano le altre.
E non stupisce che proprio in questo segmenti di italiani si trovi la maggiore contrarietà agli ultimi provvedimenti riguardanti la pandemia. Per esempio tra i 35-44enni a dire no al Green Pass obbligatorio per lavorare sono il 36%, contro il 26% riscontrato nelle altre fasce di età.
Secondo i sondaggi politici di Swg, quelli che si oppongono al certificato verde in bar e ristoranti e altri luoghi pubblici sono invece il 34% contro il 24%, e così anche sul vaccino vi è maggiore reticenza. In particolare tra i 35-44enni il 48% è contro l’eventuale obbligatorietà vaccinale per tutti, minori inclusi. Tra gli altri si arriva, invece, al 32%
Questi sondaggi elettorali sono stati realizzati con metodo Cati-Cami-Cawi tra il 17 e il 19 novembre su 800 soggetti