Dichiarazione ISEE e agevolazioni: perché è meglio farla entro gennaio 2022?

Isee 2020: redditi DSU da calcolare in dichiarazione, la circolare Inps

Se ne sente parlare spessissimo negli ultimi tempi, e ve ne sono certamente buoni motivi. La dichiarazione ISEE costituisce infatti un documento importantissimo, che serve presentare per poter avere accesso a numerosi contributi e agevolazioni previste dallo Stato. 

La dichiarazione ISEE è in vigore dal 1998 ed ha lo scopo di fotografare con precisione la situazione economica di un nucleo familiare, sulla scorta di vari elementi oggettivi. 

Va da sé che tutti i contribuenti che posseggono almeno un reddito, dovrebbero richiedere o aggiornare annualmente il modello Isee, per ottenere l’assegno unico universale 2022 e non soltanto. Ecco qualche ulteriore dettaglio. 

Dichiarazione ISEE: la struttura in sintesi 

La dichiarazione Isee 2022 consiste di fatto in un documento fiscale emesso dall’Inps e dall’Agenzia delle Entrate, che si compone di due modelli: 

L’attestazione Isee è fondamentale per poter poi verificare i vari requisiti dei bonus e sussidi economici attualmente previsti ed erogati dallo Stato.  

Senza dichiarazione ISEE non è possibile dunque ottenere le agevolazioni che tra i requisiti menzionano proprio l’ISEE. 

Dichiarazione ISEE sbagliata: quali sono le conseguenze?

Dichiarazione ISEE: perché conviene rinnovarla entro la fine di gennaio 2022? 

Occorre rimarcare che è molto importante rinnovare la dichiarazione ISEE 2022, entro il mese prossimo. Ciò al fine di poter conseguire benefici e agevolazioni quali: 

Per elaborare con esattezza la dichiarazione ISEE è necessario munirsi di documenti attestanti elementi essenziali come ad esempio, i dati anagrafici dei componenti familiari; eventuali disabilità; redditi vari e proventi da attività agricole. 

Infine, ricordiamo che è possibile compilare la dichiarazione ISEE sia in modo autonomo, facendo accesso al servizio online Isee post-riforma 2015 con lo SPID, o al servizio Isee precompilato tramite Spid, Carta Nazionale dei Servizi o  carta di identità elettronica. In alternativa, chi non intende far da solo, può contare sul supporto di un Caf o di un consulente specializzato. 

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