Tampone negativo per rientrare in Italia dall’Ue: la nuova ordinanza
Tampone negativo per rientrare in Italia dall’Ue: la nuova ordinanza
Il dicastero guidato da Roberto Speranza ha introdotto l’obbligo di presentare un tampone negativo all’arrivo in Italia da un paese Ue. Prima bastava essere muniti del cosiddetto Green pass base. La disposizione resterà in vigore almeno fino al 31 gennaio 2022.
Tampone negativo per rientrare in Italia dall’Ue: la nuova ordinanza
Nuova ordinanza da parte del Ministero della Salute: il dicastero guidato da Roberto Speranza – confermando le regole già previste per chi ha arriva da un paese extra Ue – ha introdotto l’obbligo di presentare un test del tampone negativo al momento dell’arrivo in Italia da un paese dell’Unione Europea.
Quindi, non è più sufficiente presentare il Green pass base per rientrare in Italia (il certificato dovrà comunque essere mostrato insieme all’EU PLF, cioè il Passenger Locator Form europeo), inoltre, la regola vale anche per chi è vaccinato (d’altra parte, per chi non è immunizzato scatta anche una quarantena di 5 giorni sul suolo nazionale).
Disposizione valida fino al 31 gennaio
L’obbligo di presentare un tampone negativo al momento di fare ingresso in Italia da un paese dell’Unione Europea, nello specifico, riguarderà tutti coloro che nei 14 giorni precedenti abbiano soggiornato o anche solo transitato in altri paesi Ue.
L’esito del test non dovrà risalire a più di 24 ore prima nel caso del tampone rapido e a non più di 48 ore prima nel caso di quello molecolare. La disposizione sarà valida dal 16 dicembre al 31 gennaio 2022. Regolamenti simili sono stati previsti da diversi paesi extra-europei ma nel Vecchio Continente attualmente solo la Grecia (ingresso consentito esclusivamente con tampone molecolare), l’Italia, il Portogallo e l’Irlanda si stanno muovendo sulla stessa linea (tra l’altro, in contrapposizione con le direttive finora dettate da Bruxelles).
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