Forse si può definire sorprendente l’esito degli ultimi sondaggi elettorali di Swg, che mostrano un recupero della Lega, che arriva a un soffio dagli alleati di Fratelli d’Italia. Il partito di Salvini cresce dello 0,6% arrivando al 19,6%. Rimane al terzo posto, ma a causa di un calo di mezzo punto della formazione di Giorgia Meloni, ora al 19,7%, la differenza tra i due partiti è solo del 0,1%.
Primo è sempre il Pd, che rafforza le proprie posizioni crescendo di un decimale al 22,2%. Ora vi è il 2,5% tra la prima e la seconda lista.
Sempre più giù, invece, il Movimento 5 Stelle, che scende sotto il 14%, al 13,9%. Si tratta di uno dei valori più bassi mai raggiunti da questa formazione.
In calo anche Forza Italia, che passa dal 7,7% al 7,3%. Azione riagguanta il 4% crescendo di due decimali, e anche gran parte degli altri piccoli partiti sono in ascesa.
I Verdi vanno dal 2,5% al 2,6%, mentre Sinistra Italiana aumenta del 0,3% ed è al 2,5%, in contrasto con Articolo 1, che subisce un arretramento del 0,1% e scivola al 2,2%, come Italia Viva, che sale di un decimale.
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Sondaggi elettorali Swg, rispetto alla fine del 2020 decolla la fiducia nell’esecutivo
Accanto ai sondaggi elettorali di questa settimana Swg pubblica anche un confronto tra le intenzioni di voto attuali e quelle di un anno fa, a fine 2020, per esaminare quali siano stati i maggiori cambiamenti.
Emerge subito come la più grande variazione sia quella che ha interessato la Lega, che in 12 mesi ha perso il 3,8%, in gran parte recuperati da Fratelli d’Italia, che invece è cresciuta del 3%, dal 16,7% al 19,7%.
A guadagnare sono stati anche il Pd, aumentato dell’1,8%, e Forza Italia, su dell’1,1%. Nel complesso quindi il centrodestra è più forte, anche perché il Movimento 5 Stelle ha invece perso lo 0,4%.
A fine anno è quindi tempo di bilanci, e anche il 2021 non fa eccezione. Swg nei propri sondaggi elettorali censisce anche la fiducia degli italiani nei confronti delle principali istituzioni e come pure questa è cambiata tra fine 2020 e fine 2021
Ci sono brutte notizie per tutti tranne che per il governo. Con il passaggio da quello di Conte a quello di Draghi l’esecutivo ha guadagnato ben 17 punti. La fiducia in esso è passato dal 41% al 58%.
Al contrario vi è stato un netto calo di quella nella magistratura, giù del 6% dal 46% al 40%, e di quella nei sindacati, scesa dal 26% al 20%.
Sempre solida, ma in riduzione di un punto, la fiducia nella forze dell’ordine, a quota 73%. Quella nella Chiesa, in decremento, e ora è al 35%, ma la più bassa di tutti è quella riposta nei partiti: solo il 13% ne nutre.
Questi sondaggi elettorali sono stati realizzati tra il 1 e il 3 dicembre su 800 soggetti con metodo Cati-Cami-Cawi, ma dal 15 al 20 e su 1200 persone nel caso delle intenzioni di voto
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