Cambio colori regioni: altre 4 in zona gialla, una verso la zona arancione
Cambio colori regioni: altre 4 regioni dovrebbero passare in zona gialla a partire da lunedì 3 gennaio, si tratta di Piemonte, Lazio, Lombardia e Sicilia. La Liguria verso la zona arancione. Torna a correre veloce l’epidemia trainata dalla diffusione della Variante Omicron.
Cambio colori regioni: altre 4 regioni in zona gialla a inizio gennaio
Cambio colori regioni: sono attualmente 7 le regioni in zona gialla, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Provincie autonome di Trento e Bolzano. A questo si dovrebbero aggiungere, già da lunedì 3 gennaio 2022, Piemonte, Lombardia, Lazio e Sicilia: hanno superato, oltre a quella dei casi settimanali ogni 100mila abitanti settimanali, le soglie del 10% dei ricoveri in terapia intensiva e del 15% dei ricoveri in reparto ordinario fissata per la permanenza in zona bianca.
La Lombardia, in particolare, è tornata a essere l’epicentro del contagio: oltre 960 casi ogni 100mila abitanti a settimana, più del 12% i posti letto occupati in area critica, più del 16% quelli in non critica. In Piemonte i casi su base settimanale sono circa 700 ogni 100mila abitanti con ricoveri in reparto ordinario sopra il 19% e sopra il 14% in terapia intensiva. In Lazio oltre 400 i casi, ricoveri al 16% e oltre l’11% rispettivamente in reparti non critici e in rianimazione. Infine, la Sicilia: i casi su base settimanale hanno superato quota 300, i ricoveri in reparto ordinario sfiorano il 19%, quelli in terapia intensiva superano il 10%.
Liguria verso la zona arancione
Cambio colori regioni: mentre rischiano di colorarsi di giallo anche Emilia Romagna e Umbria (la prima vede i ricoveri ordinari ancora la soglia del 15%, la seconda quelli in area critica ben sotto il 10%), ad avvicinarsi sempre più alla zona arancione in base all’attuale trend epidemiologico la Liguria dove i posti occupati in reparto ordinario sono ormai sopra il 28% mentre quelli in terapia intensiva hanno superato il 18%. Tra le regioni gialle nella stessa direzione si sta muovendo purtroppo la Calabria, in parallelo, sembra stia diminuendo – anche se lentamente – la pressione sugli ospedali di Friuli, Marche e Veneto.
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