Si tratta di un provvedimento che ogni anno interviene su una pluralità di settori, ed anche per 2022 nessuna eccezione. La manovra 2022 include varie novità anche per la PA: nuovi investimenti per favorire il turn over e le assunzioni di personale giovane e specializzato, aumento del salario accessorio, interventi a favore della formazione e non solo. Vediamo di seguito che cosa è previsto nella legge di Bilancio 2022 proprio con riferimento a chi lavora nel settore del pubblico impiego. Facciamo chiarezza.
Legge di Bilancio 2022: nuove assunzioni e comparto difesa
Interessante notare ad esempio che nel testo della legge di Bilancio 2022, recentemente divenuto legge a tutti gli effetti, trovano spazio le norme che sollecitano le assunzioni a tempo indeterminato nelle amministrazioni nazionali. Ciò in virtù del Fondo per le assunzioni da parte delle PA nazionali, in supporto alle facoltà di assunzione previste. In particolare, il citato Fondo ha una dotazione di:
- 100 milioni di euro per il 2022;
- 200 milioni per il 2023;
- 225 milioni per il 2024;
- 210 milioni per il 2025;
- 200 milioni annui a decorrere dal 2026.
Inoltre, il testo della legge di Bilancio include norme per il rafforzamento del comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico, in virtù del Fondo per la progressiva perequazione del regime previdenziale del personale delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco. La dotazione è pianificata nei seguenti termini:
- 20 milioni di euro per il 2022;
- 40 milioni per il 2023;
- 60 milioni dal 2024.
Il provvedimento incentiva la formazione dei dipendenti pubblici, con una dotazione di 50 milioni di euro all’anno, a partire proprio dall’anno in corso, anche a rafforzare le competenze in campo digitale, per una PA sempre più smart e performante.
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Legge di Bilancio 2022: indennità sindaci e amministratori locali e salario accessorio
Nella legge di Bilancio è previsto altresì l’incremento dell’indennità dei sindaci e degli amministratori locali, con progressivi scatti verso l’alto dal 2022 fino al 2024, al fine di parametrare il trattamento economico a quello dei presidenti delle Regioni.
Infine, sono altresì stanziate risorse per il salario accessorio, con l’aumento di 200 milioni di euro annui delle risorse per i trattamenti accessori (quello che viene definito “salario di produttività”) dei dipendenti pubblici, inclusi i dirigenti, il personale docente e Forze Armate e di Polizia.
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