Regole anti contagio: Regioni pressano Governo per alleggerimento

Regole anti contagio: Regioni pressano Governo per alleggerimento. Il dibattito

Regole anti contagio: Regioni pressano Governo per alleggerimento

Aumenta la pressione delle Regioni sul Governo per un ridimensionamento del sistema “a colori” e, in generale, per un alleggerimento delle regole anti-contagio. Il Ministro della Salute Roberto Speranza apre a un confronto in vista di quello che sembra l’inizio di una nuova fase dell’epidemia di Covid, quella endemica.

Regole anti contagio: Regioni pressano Governo per alleggerimento

Regole anti contagio: la diffusione del Sars Cov 2, nel contesto della cosiddetta quarta ondata trainata dalla variante omicron, è ancora a livelli altissimi anche se non pochi scienziati hanno rilevato una frenata del coronavirus, tanto da ipotizzare il raggiungimento del picco dei positivi nel breve periodo. Successivamente, potrebbe aprirsi una nuova fase dell’epidemia secondo diversi esperti: quella endemica.

In pratica, il Covid starebbe assumendo le caratteristiche di una malattia stagionale, una delle tante con cui si può “convivere” senza mettere in campo misure emergenziali e straordinarie. Una patologia con cui si può convivere “normalmente” considerando anche la “barriera” alzata nella popolazione generale dall’immunità diretta (i guariti) o da quella indiretta (i vaccinati) ma sempre mettendo in sicurezza le fasce più deboli della popolazione (in linea di massima anziani, bambini, immunodepressi) con cadenza regolare.

In partenza il confronto tra Regioni e Governo

“È chiaro che nelle prossime settimane dovremo aprire un confronto, in modo particolare con le Regioni, che ci hanno scritto. Convocheremo un tavolo tecnico per verificare anche puntualmente le proposte che da parte loro sono state fatte, per affrontare questa ulteriore fase che sembra oggettivamente diversa da quelle precedenti”. Un’apertura netta e chiara alle pressioni dei Governatori rispetto a un alleggerimento delle regole anti-contagio quella pronunciata in questi giorni dal Ministro della Salute Roberto Speranza.

Il dibattito tra esecutivo ed enti locali che, par di capire, si andrà riscaldando con un l’auspicato consolidarsi del trend negativo dell’epidemia, dovrebbe toccare innanzitutto il sistema “a colori”. Le Regioni puntano al suo definitivo abbandono – magari già dopo il 31 marzo, termine fissato per la fine dello stato di emergenza – in virtù dell’alto numero di vaccinati (praticamente il 90% degli over 12). Dopo l’addio alle “zone” resterebbe valida, quindi, soltanto la normativa del Super Green pass.

Altro punto chiave della discussione riguarderà la quarantena per i positivi asintomatici che le regioni vorrebbero ridotta a 5 giorni con parallela eliminazione del tampone in uscita (e senza sospensione del Green pass). Tra le richieste anche la rimozione dell’auto-sorveglianza per i contatti stretti e la validità dei tamponi fai da te per certificare la negativizzazione: su queste richieste, però, il Cts promette di mettersi di traverso. In questo quadro, una novità sembra ormai in dirittura d’arrivo: nel conteggio dei ricoveri non verranno più inseriti i pazienti positivi che si trovano in ospedale per altre motivazioni.

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