Elezioni Presidente della Repubblica: terzo scrutinio e spoglio. Diretta Live

Pubblicato il 26 Gennaio 2022 alle 08:30 Autore: Guglielmo Sano
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Elezioni Presidente della Repubblica: terzo scrutinio e spoglio. Diretta Live

Elezioni Presidente della Repubblica: la seconda votazione così come la prima si sono risolte con un cumulo di schede bianche. Anche oggi molto probabilmente l’assemblea dei grandi elettori affronterà una giornata interlocutoria. Tuttavia, qualcosa si sta muovendo in vista dell’abbassamento del quorum previsto dalla quarta chiama in poi.

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16.00 Molti voti per Mattarella (125) ma anche per Crosetto (114, è stato votato anche fuori da Fratelli D’Italia), nessuno invece per la Casellati (tra l’altro assente in Parlamento oggi). Nel frattempo, Conte apre esplicitamente all’elezione di Draghi (mentre tutti gli indizi portano a un’ampia convergenza su Casini): insomma, grande confusione tra segnali incrociati e tentennamenti delle trattative (forse dovuti alla tentazione di far cadere il governo e andare ad elezioni anticipate).

13.45 Va perdendo quota l’ipotesi che vorrebbe il centrodestra intenzionato a eleggere la Casellati a gomitate (da domani, quando il quorum sarà fissato a 505 voti): la fuga in avanti dello schieramento porterebbe allo sfascio dell’attuale maggioranza. Inoltre, mancherebbero comunque 50-60 voti alla Presidente del Senato (indiscrezioni vorrebbero parte del M5S intenzionato a convergere sul suo nome ma il rischio franchi tiratori pare altissimo)

13.15 Incontro Lega-Pd a tema tenuta della maggioranza: se il centrodestra va da solo su un candidato si rischia uno strappo molto grave che potrebbe portare a caduta del Governo Draghi e, quindi, a elezioni anticipate.

12.30 Situazione confusa: al momento non si sa nulla a proposito di un vertice tra le maggiori forze politiche. Il centrodestra sembra non aver raccolto l’invito di Pd ed M5S e potrebbe provare la spallata Casellati domani?

11.45 Più che una prova di forza dell’intero schieramento, in realtà, sembra prepararsi una fuga in avanti del solo gruppo di Fratelli d’Italia: i parlamentari FDI potrebbero votare Rampelli o Crosetto invece che scheda bianca. Una mossa che ha l’obiettivo di velocizzare le trattative e sottolineare il peso del partito (in ottica anti-Draghi, innanzitutto).

11.15 Anche se i maggiori partiti si riuniranno in “conclave” per concordare il nome di una figura “condivisa” da votare a partire da domani (con il quorum a 505 preferenze) – con conseguente accumulo di schede bianche anche alla terza votazione – non è da escludere che alla fine il centrodestra opti per una “prova di forza”. In pratica, lo schieramento potrebbe convergere sul nome di un candidato credibile (forse Nordio): se raggiungesse un alto numero di voti, mostrandosi fortemente compatto, acquisirebbe un peso maggiore nelle trattative. Per esempio se arrivasse a 450 voti, gliene mancherebbero appena una cinquantina per eleggere il Capo dello Stato: a quel punto potrebbe spingere verso un candidato ” più forte” (la Casellati probabilmente) già a partire da giovedì.

11.00 Oggi dovrebbe tenersi un vertice “ristretto” tra i leader di centrodestra, centrosinistra ed M5S. Al centro del dialogo la scelta di una figura “condivisa”: a livello esplicito la discussione partirà dai nomi “ufficiali” fatti ieri dal centrodestra (Moratti, Pera, Nordio), d’altra parte, è chiaro che si tratterà su nomi più facilmente “ricevibili” dalle altre forze politiche (dato che i tre di prima vengono considerati candidati “di bandiera”). In questo senso continua a circolare il nome di Casini ma anche quello della Presidente del Senato Casellati.

10.30 Dopo una fiammata nella prima giornata di votazioni, il nome di Draghi è passato in secondo piano martedì. Il Presidente del Consiglio si era inserito direttamente nelle trattative, almeno stando alle indiscrezioni della stampa nazionale: tuttavia, i negoziati sul futuro del governo in caso di suo passaggio al Colle, par di capire, non devono essere andate a buon fine. Dunque, ipotesi “congelata” per l’incertezza sulla tenuta della maggioranza: non è da escludere che riprenda quota a partire dal quarto scrutinio (con quorum a 505 voti) su iniziativa del Pd (o quantomeno di buona parte dei Dem)

08.00 Si è giunti alla terza votazione per il Colle. Partiti ancora in cerca di un accordo: quali le combinazioni possibili per arrivare alla fatidica soglia delle 673 preferenze (505 da domani)?


Elezioni Presidente della Repubblica: un’altra giornata interlocutoria

Elezioni Presidente della Repubblica: ben 527 le schede bianche al termine della seconda votazione. Come la prima, quindi si è risolta con un nulla di fatto: anche la terza – che comincerà oggi alle ore 11 – sembra destinata a terminare allo stesso modo. D’altra parte, qualcosa sembra muoversi sul fronte dell’individuazione di una “figura condivisa” per il Colle.

Ieri pomeriggio, infatti, il centrodestra ha fatto ufficialmente dei nomi: Casellati, Pera e Nordio. Anche se nessuna di queste personalità al momento sembra avere molte speranze di essere eletta (forse qualche possibilità in più per la Presidente del Senato), l’iniziativa ha avuto il merito di ributtare la palla nel campo di centrosinistra e pentastellati. Questi hanno quindi proposto per oggi un vertice con i leader del centrodestra per stringere la rosa dei papabili.

Si infittisce il dialogo tra gli schieramenti

Elezioni Presidente della Repubblica: sullo sfondo hanno continuato a circolare le stesse ipotesi avvalorate dalla stampa nazionale negli scorsi giorni. Innanzitutto, Casini che pare destinato a rimanere in cima alle opzioni. Si allontana, invece, l’ipotesi che vuole Draghi in procinto di trasferirsi al Quirinale: par di capire che non ci siano abbastanza certezze sulla tenuta della maggioranza che sostiene il suo Governo nel caso salisse al Colle. In parallelo, ormai tramontata quella incentrata su una rielezione – anche se breve termine – di Mattarella, in breve per la ferma e rinomata riluttanza di quest’ultimo (rimane al momento l’unica che porterebbe a una veloce riuscita dei negoziati).

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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