Elezioni Presidente della Repubblica: secondo mandato per Mattarella. Un riepilogo
Elezioni Presidente della Repubblica: è la strada del Mattarella Bis a risolvere l’impasse. Il Capo dello Stato confermato per un secondo mandato: è la seconda volta che accade, la prima volta con il suo predecessore Giorgio Napolitano.
21.00 Il Presidente della Camera Roberto Fico, a seguito della lettura del verbale della seduta odierna, ha proclamato ufficialmente Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
19.30 Già nel primo pomeriggio è apparso chiaro come Mattarella fosse deciso a tornare sui suoi passi, quindi, ad accettare la rielezione (potrebbe raggiungere gli 850 voti, considerando che voterà contro solo FdI): a parte che senza un qualche tipo di sondaggio con esito positivo da parte delle forze politiche non si sarebbe mai potuti arrivare a questo punto, a testimoniarlo la scelta di avallare un incontro con i capigruppo in Parlamento (e non con i leader dei partiti). Detto ciò, non è ben chiaro come – alla fine – si sia resa necessaria questa decisione: la versione di Salvini, per esempio, è che il centrosinistra (Pd e M5S), nonostante il suo via libera per altri nomi (in primo luogo quello della Belloni), si sia poi rifiutato di andare fino in fondo. Da parte sua, Conte ha detto che il Mattarella bis è sempre stata l’opzione principale per i pentastellati (anche se pare che abbia provato a chiudere sulla Belloni con Lega e Fratelli d’Italia escludendo il Pd). Insomma, tra veti e veleni incrociati, sia il centrosinistra che il centrodestra escono fortemente sfibrati da questa al corsa al Colle.
14.45 Certa – a meno di grandi sorprese – la rielezione di Sergio Mattarella: alle 15 i partiti chiederanno formalmente al Presidente della Repubblica di restare in carica per un secondo mandato. Alle 16 e 30 comincerà la seconda votazione: dovrebbe procedere abbastanza speditamente (se ne prevede il termine intorno alle 20).
11.55 Praticamente tutti i commentatori, sulla base delle voci raccolte in Parlamento, confrontate con le ultime dichiarazioni dei leader partitici, danno per scontata l’elezione di Mattarella (sicuro solo il No di Fratelli d’italia) nel corso della prossima votazione (che partirà alle 16 e 30). Difficilmente, di fronte a una richiesta trasversale oltre che pressante (visto che nelle trattative per il Colle ha cominciato a scricchiolare la maggioranza che sostiene il Governo Draghi), l’attuale Presidente della Repubblica continuerà a dichiararsi indisponibile a un secondo mandato.
11.00 Alle 9 e 30 è cominciata la prima votazione della giornata: dovrebbe terminare intorno alle 13, molti grandi elettori si stanno astenendo in attesa delle indicazioni dei leader di schieramento. La seconda è prevista a partire dalle 16 e 30: anche questa, d’altro canto, potrebbe andare a vuoto. La fiammata di ieri sul nome della Belloni sembra aver portato ad una spaccatura del centrosinistra (Leu si è sfilata subito) ma soprattutto del centrodestra (in particolare Forza Italia si è dichiarata indisponibile a votarla). Adesso i partiti dello schieramento cominceranno a trattare singolarmente. L’esposizione della candidatura “forte” del Capo dei Servizi Segreti – non sostenuta però da un vero e proprio accordo trasversale – ha portato a un profondo scontro interno anche nel Movimento 5 Stelle. Nel frattempo, sembra che il Pd sia impegnato a concretizzare la convergenza su un Mattarella bis (in alternativa, il punto di caduta – anche con la Lega forse – potrebbe essere rappresentato da Casini, apparso impegnato in colloqui ad ampio spettro dalla prima mattina).
08.00 Nuova giornata di votazioni, dai ieri ne sono previste due per seduta (la prima di oggi a partire dalle 9 e 30): ieri le trattative hanno indicato la possibilità di nominare, per la priva volta nella storia repubblicana, una donna per il Quirinale
Elezioni Presidente della Repubblica: due votazioni al giorno
Elezioni Presidente della Repubblica: da ieri, venerdì 28 gennaio 2022, si tengono due votazioni al giorno (e non più una sola come accaduto fino al quarto scrutinio). Durante la prima è stato – di fatto – “bruciato” il nome di Elisabetta Casellati: portata avanti dal centrodestra su iniziativa in particolare del suo leader Salvini, il nome della Presidente del Senato è risultato troppo esposto ai franchi tiratori (molti provenienti da Forza Italia, tra l’altro, il suo stesso partito). La seconda, invece, ha visto prevalere – in concomitanza con l’astensione in blocco del centrodestra – 336 schede con scritto Mattarella.
Una donna al Quirinale?
Nel tardo pomeriggio, però, al termine di un incontro tra lo stesso Salvini, Letta e Conte – qualche ora prima il capo leghista aveva incontrato anche Draghi – è emersa con forza una direzione particolare delle trattative tra i partiti. Alla fine, il punto di caduta dei negoziati potrebbe essere rappresentato da Elisabetta Belloni, attuale responsabile dell’intelligence. D’altra parte, il suo ruolo nei servizi segreti da più parti rappresenta un ostacolo insormontabile nella corsa al Quirinale (Renzi, Forza Italia, Leu). Alcuni commentatori ipotizzano che potrebbe provare a eleggerla l’asse Lega-Fratelli d’Italia – M5S nel caso in cui anche il Pd preferisse (sembra la direttiva di Letta) arroccarsi sull’ipotesi Mattarella Bis.
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