Sondaggi elettorali Swg, il balzo di Fratelli d’Italia, la crisi della Lega
Gli ultimi sondaggi elettorali di Swg, realizzati tra il 26 e il 31 gennaio, non includono ancora completamente gli effetti della rielezione di Mattarella a Presidente della Repubblica, e tuttavia un primo impatto è già ben visibile.
Come molti analisti avevano previsto si traduce in un aumento di Fratelli d’Italia, che cresce del 0,7% al 20,5%, in gran parte ai danni degli alleati della Lega, che perdono ben il 0,9% e tornano ai livelli delle elezioni del 2018, tre punti sotto il partito di Giorgia Meloni.
La formazione di Salvini paga così il voto a favore di Mattarella assieme al centrosinistra e a Forza Italia. Anche quest’ultima del resto è in discesa, dal 7,7% al 7,3%.
Tuttavia non vi è un effetto positivo per il Pd, nonostante sia stato tra i maggiori sponsor della riconferma del presidente uscente. Perde mezzo punto, e ora con il 21,2% sente il fiato sul collo di Fratelli d’Italia, solo sette decimi dietro.
Si riprende leggermente, invece, il Movimento 5 Stelle, che guadagna il 0,3% andando al 13,8%.
Tra gli altri partiti più piccoli vi è un calo sia per Azione/+Europa, che va dal 4,8% al 4,5%, che per Italia Viva, che perde un decimale, al 2,2%, mentre quelli più a sinistra vedono dei progressi, seppur piccoli.
Articolo 1 e Sinistra Italiana sono, infatti, entrambi al 2,6%, uno 0,1% più in alto di 7 giorni fa, e si avvicinano ai Verdi, stabili al 2,8%.
Bene Italexit, che guadagna mezzo punto raggiungendo il 2,1%, come gli altri, che sono al 2,9% complessivamente
Sondaggi elettorali Swg, la pandemia ha spinto gli italiani verso la sanità privata
Tra le altre domande di questi sondaggi elettorali ve ne sono alcune che riguardano l’impatto della pandemia sul rapporto tra italiani e sanità.
Ben il 39% degli italiani ha usufruito meno di prima, a causa del Covid, di visite specialistiche, così come di interventi ospedalieri. Il 30% ha evitato esami di laboratorio, ma soprattutto chi ha dovuto ricorrere alla sanità si è rivolto più che in passato a quella privata. Così tra chi ha dovuto sottoporsi a piccoli interventi ambulatoriali, il 35%, il 5% in più rispetto al 2019, lo ha fatto nel privato, come il 53% di chi è andato dallo psicologo.
Tra l’altro sono stati soprattutto i più anziani, coloro che ne hanno più bisogno, ad avere evitato le strutture sanitarie. Ben l’83% dei 55-64enni e il 77% degli over 64 ha avuto questo tipo di reazione al Covid.
A rivolgersi di più ai privati, invece, sono stati soprattutto 25-34enni e 45-54enni
Secondo i sondaggi elettorali di Swg il motivo principale riguarda i tempi di attesa migliori. Questa è la ragione citata dal 56% degli intervistati, mentre per il 26% a muoverli verso tale direzione è stato il blocco temporaneo del servizio pubblico. Per il 25% è stata la comodità di prenotare secondo le proprie necessità.
Questi sondaggi elettorali sono stati svolti con metodo Cati-Cami-Cawi tra il 26 e il 28 gennaio su 800 soggetti, mentre tra il 26 e il 31 su 1.200 italiani nel caso delle intenzioni di voto
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