Sondaggi elettorali Swg, Fratelli d’Italia solo a 4 decimi dal Pd, ancora giù Lega e M5S
Sondaggi elettorali Swg, Fratelli d’Italia solo a 4 decimi dal Pd, ancora giù Lega e M5S
È particolarmente negativo il momento per i due alleati del governo giallo-verde che aveva visto la luce dopo le elezioni del 2018, vinte appunto da queste due formazioni. Stiamo parlando della Lega e del Movimento 5 Stelle, che secondo gli ultimi sondaggi elettorali di Swg stanno pagando più di tutti questa fase politica seguita alla rielezione al Colle di Sergio Mattarella.
Il partito di Salvini è in discesa del 0,4%, e arriva al 17,1%, per la prima volta al di sotto del livello di 4 anni fa, mentre quello di Conte e Di Maio perde mezzo punto e scende al 13,3%.
Pd e Fratelli d’Italia, al primo e secondo posti, sono sempre più lontani. Il primo cresce del 0,3% e si posiziona al 21,5%, mentre il partito di Giorgia Meloni avanza del 0,6% e si porta al 21,1%, solo 4 decimali al di sotto del Pd.
Tra le altre formazioni Forza Italia attraversa un buon momento: aumenta del 0,5% e giunge al 7,8%. In discesa, invece, tutti gli altri.
Azione e +Europa perdono un decimale, e sono a, 4,4%, mentre i Verdi passano dal 2,8% al 2,5%.
A sinistra Articolo 1 e Sinistra Italiana perdono consenso, calando rispettivamente del 0,1% e del 0,2%. Sono ora al 2,5% e al 2,4$.
Meno 0,1% anche per Italia Viva, adesso al 2,1% e Italexit, comunque con un 2% che altri istituti non gli attribuiscono.
Sondaggi elettorali Swg, per i suoi elettori il centrodestra va rifondato
Non a caso le altre domande di questi sondaggi elettorali di Swg riguardano i travagli interni ai partiti e alle coalizioni dopo il voto per il Quirinale.
Il centrodestra appare spaccato, infatti i suoi elettori in maggioranza (il 70%) sostengono che andrebbe rifondato e dovrebbe cambiare profondamento. Il 54% crede anche che si debba creare una federazione dei suoi partiti, per realizzare un partito come quello repubblicano americano. Sono soprattutto i leghisti a pensarla in questo modo.
Per il 45%, però, il centrodestra di fatto non esiste più. Questa è l’opinione del 47% dei forzisti e del 46% degli elettori di Fratelli d’Italia, ma solo del 30% dei leghisti.
Vi è poi il 54% di chi sostiene Forza Italia che pensa che il proprio partito debba staccarsi per fare un polo centrista, e questo dato appare interessante per il prossimo futuro.
Nel Movimento 5 Stelle continua la faida tra Conte e Di Maio. I suoi elettori secondo questi sondaggi elettorali, propendono decisamente per l’ex premier, che raccoglie il 75% dei consensi, contro il 10% di Di Maio. In generale il 48% dei pentastellati ritiene che il Movimento debba rimanere unito, ma allo stesso tempo cambiare profondamento.
Un terzo, invece, ritiene che va bene così, mentre per il 15% a questo punto è meglio una scissione.
Vi è una domanda anche per chi vota PD. Emerge come la maggioranza relativa di essi, il 44%, vorrebbe che il partito si presenti da solo alle elezione e allearsi solo dopo il voto con il Movimento 5 Stelle e altri partiti.
Solo per il 30% dovrebbe andare subito in coalizione con M5S, Sinistra Italiana e altri. Il 15, infine, preferisce una corsa solitaria cui non segua alcuna alleanza successiva.
Un’altra domanda di questi sondaggi elettorali riguarda il panorama generale alle prossime elezioni. Il 40% vuole che vadano al voto solo due grandi schieramenti e che governi chi vince. La pensa così la maggioranza degli elettori di FdI, e Forza Italia, la metà dei democratici e dei leghisti, ma solo il 35% dei pentastellati e il 34% di chi vota formazioni di centro.
Il 20%, che diventa il 34% tra chi vota Pd e il 41% tra i centristi, preferirebbe tre poli, centrodestra, centrosinistra e cento.
Soli il 14% vuole che ognuno si presenti da solo. Questa opzione raggiunge, però, il 31% tra i pentastellati.
Questi sondaggi elettorali sono stati realizzati con metodo Cati-Cami-Cawi tra il 2 e il 4 febbraio 2022 su 1.200 soggetti. Nel caso delle intenzioni di voto sono state realizzate tra il 2 e il 7 febbraio.