Sondaggi elettorali Swg, il Pd è in calo, Fratelli d’Italia ora è solo in testa al 21,4%
La lunga coda delle elezioni amministrative, che aveva dato una grossa spinta al Pd, negli ultimi 3 mesi, sembra ormai svanita. Secondo i sondaggi elettorali di Swg il partito di Letta è di nuovo in discesa e soprattutto al secondo posto, dietro Fratelli d’Italia. Mentre, infatti, la formazione di Fratelli d’Italia rimane stabile al 21,4%, in prima posizione, il Pd perde lo 0,4% e si porta al 20,7%.
La coppia di testa in ogni caso rimane molto avanti rispetto agli altri due partiti che negli ultimi 3 anni avevano conteso loro il primato, ovvero la Lega e il Movimento 5 Stelle. La prima tocca un nuovo minimo, il 16,8%, mentre il secondo ha un piccolo recupero, di tre decimali, che lo riporta sopra il 13%.
Dietro, Forza Italia, dopo un periodo di crescita subisce una riduzione del proprio consenso, e perde il 0,2% scendendo al 7,8%.
Bene Azione e +Europa. La neonata federazione dopo il primo congresso del partito di Calenda guadagna il 0,4% e si porta sopra il 5%, al 5,1%.
Tra le forze minori a sinistra meglio di tutti se la cavano i Verdi, in crescita del 0,3% e ora al 2,7%.
Sia Articolo 1 e Italia Viva, invece perdono qualche decimale e sono al 2,4%, poco più in alto di Sinistra Italiana, al 2,3%.
In ascesa, del 0,3%. Italexit con Paragone, al 2%
Sondaggi elettorali Swg, solo il 33% degli italiani sarebbe a favore di un’Ucraina nella Nato
La crisi in atto tra Russia e Ucraina tiene banco anche nei sondaggi elettorali di Swg. Una parte delle altre domande dell’istituto verte su questa questione.
La maggiore preoccupazione degli italiani è che diventi una guerra più ampia che coinvolga anche l’Europa e gli Usa. Lo teme il 71%. Il 45% ha paura che vi possano essere molte vittime, mentre il 36% che il prezzo del gas aumenti.
Solo il 15% tra i primi tre timori mette la perdita di sovranità da parte dell’Ucraina
Nel complesso, comunque secondo questi sondaggi elettorali la comunità internazionale dovrebbe essere coinvolta. Per il 53% degli italiani e il 47% degli abitanti di 8 Paesi Ue attraverso azioni diplomatiche, mentre per il 18% dei nostri connazionali e il 26% di chi vive questa porzione di Europa anche con l’uso delle armi.
Sono i portoghesi quelli più favorevoli a un intervento militare.
Tra le azioni da intraprendere, però, non vi è l’accettazione dell’Ucraina nella Nato qualora chiedesse l’ammissione. Solo il 33% degli italiani sarebbe a favore. Si supera il 50% solo tra gli elettori Pd, mentre gli altri sono più freddi, e il 27% è contrario. Tra chi risponde di no due terzi pensa che sia meglio non ammetterla per non rischiare altre tensioni con la Russia.
La maggioranza relativa, il 40%, è in realtà indecisa.
Secondo gli stessi sondaggi elettorali, comunque, non ci stiamo comportando bene in questa vicenda. Solo il 44% dà un voto positivo o sufficiente alla strategia italiana nella crisi. Il 56% disapprova la posizione del nostro governo, il 55% non apprezza quella della Ue, e solo l’Ucraina è promossa.
Il voto peggiore, però, è per la Russia, che è bocciata dal 70% degli italiani.
Questi sondaggi elettorali, perlomeno quelli riguardanti la popolazione italiana, sono stati realizzati con metodo Cati-Cami-Cawi tra il 16 e il 18 febbraio su 800 soggetti, e tra il 16 e il 21 su 1.200 nel caso delle intenzioni di voto