Decreto Milleproroghe 2022: perché si chiama così e cosa prevede il testo

Pubblicato il 25 Febbraio 2022 alle 10:24 Autore: Guglielmo Sano
Decreto Milleproroghe 2022: perché si chiama così e cosa prevede il testo

Decreto Milleproroghe 2022: perché si chiama così e cosa prevede il testo

Decreto Milleproroghe 2022: anche quest’anno si è fatto ricorso allo strumento, venne utilizzato la prima volta quasi vent’anni fa. Bonus Psicologo, tetto ai pagamenti in contanti, rinvio di alcune scadenze fiscali alcune delle misure più importanti comparse nel testo del provvedimento.

Decreto Milleproroghe: perché si chiama così?

Il primo Decreto Milleproroghe fu approvato nel 2005, all’epoca del secondo Governo Berlusconi. Lo strumento venne utilizzato per rinviare l’entrata in vigore di alcune norme, per allungare la validità di altre e rinviare varie scadenze fino alla fine dell’anno. Da quel momento in poi praticamente tutti gli esecutivi che si sono avvicendati col passare del tempo si sono avvalsi di un provvedimento simile. La sua utilità sta proprio nel risolvere diversi problemi in un colpo solo.

Infatti, l’operatività di tutte le disposizioni previste dal testo scatta subito dopo la sua approvazione da parte del Consiglio dei Ministri): in caso contrario le varie questioni affrontate dal decreto dovrebbero essere discusse una alla volta, con conseguente rischio di intasamento dei lavori parlamentari (che potrebbero impedire la conferma delle misure entro la scadenza prevista).

Cosa contiene il testo quest’anno?

Come tutti i decreti anche il Decreto Milleproroghe deve essere approvato dal Parlamento entro 60 giorni dall’approvazione in CdM: in attesa del compimento di questo step, di solito, viene ulteriormente caricato di altre norme che lo portano ogni anno a contenere provvedimenti relativi a materie diversissime tra loro (nel 2012 intervenne la Corte Costituzionale a bloccare alcune norme del Milleproroghe 2010 per “estraneità alla materia e alle finalità del medesimo decreto”).

Quest’anno la situazione non è diversa: per esempio, nel Milleproroghe è stata inserita una nuova tranche di finanziamenti per il Bonus Psicologo, un contributo economico per chi ha necessità di un sostegno psicoterapeutico, ma anche il rinvio dell’abbassamento a mille euro del tetto dei pagamenti in contati (misura pensata in generale per contrastare l’evasione fiscale). Sempre nel decreto di quest’anno hanno trovato spazio una proroga per la rateizzazione delle cartelle fiscali, uno slittamento delle accise sulle sigarette elettroniche e il bando per il nuovo concorso ordinario per docenti precari con almeno 3 anni di servizio.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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