Sondaggi elettorali, Pd e Lega guadagnano terreno, per il 79% l’attacco di Putin è inaccettabile
Le intenzioni di voto contenute negli ultimi sondaggi elettorali di Swg inevitabilmente passano in secondo piano davanti all’invasione dell’Ucraina scatenata dalla Russia. I partiti per ora non sembrano avere risentito in un senso o nell’altro da quello che sta avvenendo ai confini dell’Europa.
Al primo posto continua a esserci, come settimana scorsa, Fratelli d’Italia, con il 21,3%, ma dietro guadagna quattro decimali il Pd, che sale al 21,1%. Solo uno 0,2%, quindi, separa i due partiti.
Anche la Lega, che aveva toccato livelli minimi di consenso, recupera, crescendo anch’essa del 0,4%, e andando al 17,2%.
Pochi cambiamenti per il Movimento 5 Stelle, che conferma il momento negativo. È al 13%.
Tra i partiti con meno del 10% Forza Italia arretra di uno 0,2% e va al 7,6%, mentre Azione/+Europa si assesta al 5%.
Bene Italia Viva che cresce di tre decimali e arriva al 2,7%. Tutte le altre piccole formazioni, invece, perdono consenso. Sia i Verdi che Articolo 1 che Sinistra Italiana lasciano sul terreno lo 0,2% e ora sono rispettivamente al 2,5%, al 2,2% e al 2,1%.
Chiude Italexit, che passa dal 2,% all’1,7%
Sondaggi elettorali Swg, per il 53% la risposta della Ue alla Russia è troppo debole
Altre domande di questi sondaggi elettorali naturalmente vertono sulla guerra in Ucraina.
È nettissima l’opposizione all’attacco della Russia. Per il 79% è inaccettabile e da condannare severamente. Solo per il 9% Putin ha avuto valide ragioni.
Tra le risposte più interessanti dell’indagine vi sono quelle sulla risposta dell’Ue all’invasione. Per il 53% è stata troppo debole, e solo il 18% la ritiene adeguata. Vi è una piccola minoranza, il 6%, che crede al contrario che sia troppo forte.
Ben il 23%, comunque, non si esprime
I sondaggi elettorali di Swg proseguono con l’esame del sentiment degli italiani sul coinvolgimento del nostro Paese nella crisi. Per il 56% dobbiamo aderire a sanzioni contro la Russia, ma solo il 17% ritiene che si debba bloccare le esportazioni e le importazioni anche di gas. Per il 18% si dovrebbero interrompere gli scambi, ma facendo un’eccezione per quelli energetici, e per il 21% le ritorsioni economiche dovrebbero colpire solo alcuni oligarchi e politici.
Il 18%, che diventa il 32% del caso degli elettori di Fratelli d’Italia è contro ogni provvedimento.
Non c’è molta fiducia, comunque, sull’efficacia delle sanzioni. I sondaggi elettorali di Swg evidenziano come per il 64% queste avranno poco o nessun effetto di deterrente verso future simili invasioni.
Questi sondaggi elettorali di Swg sono stati realizzati tra il 25 e il 28 febbraio con metodo Cati-Cami-Cawi su 800 soggetti, e tra il 23 e il 25 nel caso delle intenzioni di voto
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