Vaccino Novavax: come stanno andando le somministrazioni? I dati
Vaccino Novavax: come stanno andando le somministrazioni? I dati
La somministrazione del vaccino Novavax in Italia è cominciata ormai da oltre una settimana. Il composto si basa su una tecnologia “tradizionale” a differenza dei sieri Pfizer e Moderna. Per alcuni ciò avrebbe dovuto convincere anche i più scettici: tuttavia, secondo i dati attualmente disponibili, non si registra un aumento significativo delle prenotazioni.
Vaccino Novavax: in cosa è diverso dai composti a mRNA
Il vaccino Novavax è disponibile in Italia ormai da oltre una settimana: il quinto composto anti-Covid ad essere commercializzato si basa su una tecnologia decisamente più “tradizionale” rispetto ai sieri di Pfizer e Moderna. In breve, mentre questi ultimi utilizzano quella a “RNA messaggero a vettore virale”, invece, il Novavax è stato realizzato con il metodo delle proteine ricombinanti.
Utilizzato da decenni per realizzare vaccini contro altre gravi patologie, tale metodo prevede l’iniezione nell’organismo di una versione depotenziata e resa inoffensiva della proteina che permette al Sars Cov 2 di infettare le cellule. Il sistema immunitario venendo in contatto con questa versione innocua del coronavirus sviluppa la “memoria” necessaria a combattere l’agente patogeno vero e proprio.
Come stanno andando le somministrazioni?
Appunto, una tecnologia che prevede – anche se in modo tecnologicamente avanzato – l’iniezione dello stesso agente patogeno che si vuole far riconoscere all’organismo quando i vaccini di Pfizer e Moderna inseriscono solo le sue informazioni genetiche (che il sistema immunitario poi interpreterà per produrre le necessarie difese) in poche parole. Nonostante la distanza siderale tra i due tipi di composti, anche il vaccino Novavax – oltre che sicuro – si può ritenere molto efficace contro infezione e sviluppo di sintomatologia grave (intorno al 90%).
In base a quanto detto molti ritenevano, dunque, che il Novavax avrebbe convinto anche i più scettici a vaccinarsi. D’altra parte, almeno fino a inizio marzo, le adesioni alla compagna vaccinale non sembrano aver subito alcun significativo aumento. In Italia sono finora arrivate circa un milione e 23 mila dosi del composto: ne sono state somministrate più o meno 3.400. Un debutto tiepido quello di Novavax, insomma, naturalmente influenzato dall’alto tasso di vaccinazione – anche con terza dose – a livello di popolazione generale.
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