Riforma Catasto 2022: via libera ma maggioranza divisa. Cosa è successo
Riforma Catasto 2022: via libera ma maggioranza divisa. Cosa è successo
Riforma Catasto 2022: grave crisi di governo sfiorata con il voto su un emendamento alla legge delega sulla Riforma Fiscale. Il provvedimento non è passato per un solo voto: su quale questione si stanno dividendo nel dettaglio i partiti di maggioranza?
Riforma Catasto 2022: approvata ma maggioranza divisa
Riforma Catasto 2022: giovedì scorso crisi di governo sfiorata con il voto su un emendamento al disegno di Legge delega sulla Riforma Fiscale. Il testo era all’esame della Commissione Finanze della Camera: in quanto “Legge delega”, dopo l’approvazione da parte dell’esecutivo a ottobre 2021, si è reso necessario un passaggio in Parlamento; quest’ultimo, quindi, “delegherà” il governo a redigere i decreti attutivi che permetteranno alla legge di entrare in vigore. La Legge delega sulla Riforma Fiscale prevede 10 articoli in tutto, l’emendamento intendeva modificare in particolare il sesto, appunto, quello relativo alla riforma del catasto.
Al sesto articolo è prevista una revisione del sistema: in linea di massima, si punta a un rafforzamento degli strumenti in possesso dell’Agenzia delle Entrate per mappare gli immobili, in particolare quelli tuttora sconosciuti al Fisco, dunque, rideterminarne il valore (di mercato) tenendo conto di fattori come, innanzitutto, l’area in cui è localizzato. Ora, la nuova determinazione del valore degli immobili non porterà a un cambiamento per quanto riguarda la determinazione della base imponibile, cioè le tasse che si pagano sugli immobili stessi. Ciò è specificato nel testo della norma, tuttavia, secondo le forze di centrodestra (la Lega si era astenuta dal voto in Cdm di qualche mese fa) porterà comunque a un aumento della tassazione.
Sfiorata la crisi di governo. Che succede adesso?
Riforma Catasto 2022: lo schieramento allora ha presentato un emendamento al testo che alla fine non è passato solo per un voto (tra l’altro, quello di deputato di Noi con l’Italia che si è unito a centrosinistra e M5S). Crisi di governo sfiorata davvero per un soffio, insomma: al di là del singolo momento, la maggioranza esce fortemente indebolita dal voto, secondo alcuni giornali Draghi avrebbe addirittura agitato lo spauracchio delle dimissioni in caso di altri tentativi di affossamento della Riforma del Catasto. Mentre nel centrodestra – nonostante alcune voci dissonanti, come quella del Ministro della PA Brunetta – l’insistenza del governo sulla questione è stata mal digerita.
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