Sondaggi elettorali Swg, Pd e FdI allungano, il M5S scende al 12,6%
Sondaggi elettorali Swg, Pd e FdI allungano, il M5S scende al 12,6%
C’era una volta il quartetto di testa. Nelle intenzioni di voto, secondo i principali sondaggi elettorali degli istituti dell’ultimo anno e mezzo, vi è stata una competizione a quattro per il primo posto.
Lega, Fratelli d’Italia, Pd e Movimento 5 Stelle sono sempre stati a breve distanza gli uni dagli altri, ma da qualche tempo ormai la lotta si è ridotta a due protagonisti, il partito di Letta e quello di Meloni. Ora prevale, di poco il secondo, con il 21,5% dei voti, in aumento del 0,2%, e tre decimali avanti rispetto al primo.
Gli altri due sfidanti sono interessati da un declino che gli ultimi eventi di politica interna ed internazionale non hanno frenato, ma anzi hanno forse esacerbato.
Così la Lega ha perso un altro 0,2%, scendendo al 17%, mentre il M5S cala di quattro decimali, raggiungendo il 12,6%, un nuovo record negativo per il partito di Conte.
Continua, invece, la fase positiva per Forza Italia, che guadagna mezzo punto e si porta all’8,1%. Più indietro Azione/+Europa avrebbe il 4,8%, il 0,2% in meno di una settimana fa, mentre gli altri centristi, quelli di Italia Viva, subiscono un serio rovescio, arretrando del 0,4% e crollando al 2,3%. Più indietro di Articolo 1, in aumento di due decimali al 2,4%.
Sopra o al 2% sono anche i Verdi, al 2,2%, in decrescita del 0,3%, Sinistra Italiana, stabile al 2,1%, e Italexit, che aumenta di tre decimali.
Sondaggi elettorali Swg, ora il 57% degli italiani vuole l’esercito europeo
Le altre domande di questi sondaggi elettorali si occupano inevitabilmente della guerra in Ucraina. Vi è una netta maggioranza della popolazione che di fronte alle sfide poste dal conflitto vuole un’Europa più unita nell’affrontarlo.
Così il 53% preferisce una politica estera unitaria e indipendente. Tale percentuale arriva al 74% tra chi vota Pd. Solo il 17% crede che vada rafforzata l’alleanza con gli Usa, e ancora meno, il 15%, chiede che ogni Paese agisca in modo autonomo e indipendente.
Anche gli elettori di Lega e Fratelli d’Italia sono in maggioranza per un approccio europeo unitario.
A maggior ragione questo orientamento è forte se si parla dell’atteggiamento verso la Russia. Il 65% chiede che la Ue sia unita e a essa dia demandato di trattare con Mosca. Questo è il pensiero del 90% di chi vota Pd, ma anche del 52% di quelli che scelgono Fratelli d’Italia.
Il dato più significativo, però, è quello sull’esercito europeo. Secondo questi sondaggi elettorali il 57% degli italiani, in crescita dell’11% rispetto al 2019, è molto o abbastanza d’accordo con la creazione di un esercito europeo unitario.
Solo il 27% lo è poco o per niente.
Riguardo all’entrata dell’Ucraina nella Ue, invece, vi sono risposte contraddittorie. Anche se il 53% afferma che sarebbe una misura giusta a tutela degli ucraini, il 68% allo stesso tempo pensa che non sarebbe corretto seguire un iter più rapido di quello degli altri Paesi.
E il 73% ritiene che questa scelta porterebbe a un allargamento del conflitto e forse alla terza guerra mondiale.
Questi sondaggi elettorali sono stati realizzati con metodo Cati-Cami-Cawi tra il 2 e il 4 marzo su 800 soggetti, e tra il 2 e il 7 su 1.200 nel caso delle intenzioni di voto
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