Sondaggi politici, dove era più popolare Putin prima della guerra? in Grecia e Italia
Il soft power delle nazioni è spesso piuttosto impalpabile, una questione di percezione, spesso anche inconscia, dell’immagine che un determinato Paese ha. È tuttavia possibile provare a misurarlo. Tra gli strumenti usati vi sono i sondaggi politici sulla fiducia nel leader dello Stato in questione.
Se ne occupa da tempo Pew Research, che ha chiesto a più riprese quanti, in diversi Paesi, abbiano riguardo per i presidenti e i primi ministri delle principali nazioni.
Tra questi Vladimir Putin. Oggi all’indice come il responsabile della guerra che infiamma l’Ucraina, in passato era ammirato da molti, anche se non dappertutto nella stessa misura.
In Europa l’anno scorso erano i greci, da sempre culturalmente molto legati al mondo russo, ad avere l’opinione migliore del presidente russo, almeno per quanto riguarda la conduzione degli affari internazionali: il 55% aveva fiducia in lui. Dopo di loro, con il 36%, gli italiani, e con il 27% i tedeschi.
I più critici nel Vecchio Continente erano gli svedesi, solo il 14% lo vedeva con simpatia, anche meno che negli USA (16%).
Al di fuori dall’Europa è a Singapore che vi era un gradimento analogo a quello greco. A Taiwan i numeri erano analoghi a quelli italiani, mentre nel Giappone, in Australia, Nuova Zelanda la fiducia era molto bassa
Sondaggi politici Swg, rispetto ai primi anni 2000 la popolarità di Putin è crollata
Putin è presidente russo dal Capodanno 2000. In questi lunghi anni secondo questi sondaggi politici internazionali la sua popolarità ha subito duri colpi.
Nel 2003 in diversi Paesi erano più di metà coloro che nei sondaggi politici rispondevano di avere fiducia in Putin.
Per esempio in Canada, Germania (dove si arrivava al 75%), nel Regno Unito. In Italia erano il 44%. Il presidente russo appariva come il nuovo dinamico leader di un Paese emergente che puntava a diventare più ricco e moderno (era l’epoca dei Brics) e che aveva messo alle spalle le contrapposizioni della guerra fredda.
Nel tempo, anche sulla scorta delle accuse di omicidi mirati degli oppositori la sua popolarità è calata nettamente, e tra il 2012 e il 2015 ha raggiunto un minimo, che in Italia è stato del 17%.
Nel 2014, del resto, c’era stata l’annessione della Crimea. Dal 2016, però, in Italia e in parte anche altrove vi è stato un miglioramento della sua immagine. Con una risalita della percentuale dei favorevoli sopra il 30%
È diventato sempre più ammirato da coloro che si collocavano a destra e tra i sovranisti, tra chi nutriva sempre meno fiducia nella Ue e criticava il posizionamento sempre più liberal dal punto di vista sociale di questa.
Nel nostro Paese erano gli elettori della Lega ad esprimere i giudizi migliori su Putin lo scorso anno: il 62% lo supportava. Dopo, quelli di Forza Italia.
Nella maggior parte dei Paesi nei partiti più conservatori gli estimatori superavano la media complessiva, anche se non si raggiungevano i livelli di popolarità italiani. Solo il 39% degli elettori del partito di Le Pen, per esempio, aveva fiducia in lui.
Dato particolare, in Grecia ad ammirare Putin più degli elettori medi erano sia coloro che votavano Syriza, di sinistra, sia chi sceglieva Greeek Solution, partito nazionalista di destra.
Ancora non vi sono, ma sarebbe interessante osservare i sondaggi politici attuali, dopo l’invasione dell’Ucraina, sulla figura del presidente russo e confrontare la sua popolarità nei diversi Paesi,
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