Accise benzina: cosa sono e perché incidono così tanto sul prezzo?
Accise benzina: cosa sono e perché incidono così tanto sul prezzo?
Accise benzina: la questione dei balzelli sul costo del carburante torna di stretta attualità a seguito dei considerevoli aumenti delle ultime settimane. Di cosa si parla esattamente e perché questo genere di tasse incide in maniera così consistente sul prezzo?
Accise benzina: di cosa si parla esattamente?
Accise benzina: il Ministero della Transizione Ecologica stila con cadenza regolare una rilevazione del prezzo medio dei carburanti. Al 7 marzo 2022, la super costava 1,95 euro a litro, il gasolio 1,82 euro a litro. D’altra parte, sul costo della prima pesano accise per quasi 73 centesimi e oltre 35 centesimi di Iva, sul costo del secondo invece le accise sono pari a quasi 63 centesimi, l’Iva intorno ai 33 centesimi.
In sostanza, la penalizzazione fiscale sul prezzo finale dei carburanti è di 55% per quanto riguarda la benzina e del 51% sul gasolio. Insomma, senza l’applicazione delle tasse, il costo del carburante in Italia è ben al di sotto della media europea.
Perché incidono così tanto sul prezzo
Accise benzina: ma perché gli italiani pagano più o meno un euro di tasse per ogni litro di carburante? Dipende, appunto, dalle accise che si sono sommate nel tempo, tasse “di scopo” che lo stato utilizza per finanziare specifici obiettivi e che, in generale, impone in momenti di particolare difficoltà.
Guerra D’Abissinia, guerra in Bosnia, tragedia del Vaiont, terremoto in Irpinia, intervento in Libano ma anche crisi del Canale di Suez, alluvione di Firenze, terremoto del Belice e Del Friuli Venezia Giulia e così via. In teoria, questi balzelli sono “una tantum”, quindi, prevedono una scadenza ben precisa: d’altra parte, sono ben pochi i casi in cui l’accisa è stata rimossa dopo il termine dell’emergenza che ne aveva determinato l’applicazione.
Segui Termometro Politico su Google News
Scrivici a redazione@termometropolitico.it