Sondaggi elettorali Swg, Lega in crollo, ora è al 16,2%, il calo è in parte assorbito da FdI
Si tratta quasi sicuramente dell’effetto mediatico di quanto accaduto a Przemyśl, in Polonia, in cui Matteo Salvini è stato contestato dal sindaco della città per la sua passata vicinanza a Putin, e delle polemiche relativa ai rapporti con i russi. Fatto sta che secondo i sondaggi elettorali di Swg le intenzioni di voto di questa settimana sono caratterizzati da un calo della Lega molto pronunciato per essere avvenuto in soli sette giorni.
Il partito scende dal 17% al 16,2%, e si allontana ancora di più dai primi due, ovvero Fratelli d’Italia e il Pd. La formazione di Giorgia Meloni, forse assorbendo una parte dell’elettorato in uscita dalla Lega, invece sale, guadagnando il 0,4% e andando al 21,9%, e allungando il passo rispetto ai democratici, che crescono solo dello 0,1% ed è ora al 21,3%.
Recupera, ma partendo da livelli molto bassi, il Movimento 5 Stelle, che va dal 12,6% al 13%.
Sostanzialmente stabile, sull’8%, Forza Italia, mentre registra un discreto aumento la federazione di Azione e +Europa, ora al 5,2%.
Tra i partiti più piccoli si segnalano le progressioni di Italia Viva, che guadagna il 0,2% e va al 2,5%, e di Italexit, che sale anch’esso di due decimali e va al 2,2%.
Non si muovono di molto Articolo 1 e Sinistra Italiana, al 2,5% e al 2,1%, mentre i Verdi, al 2%, sono in calo del 0,2%
Sondaggi elettorali Swg, italiani spaccati sulle armi all’Ucraina
Le altre domande di questi sondaggi elettorali ancora una volta si concentrano sulla guerra tra Russia e Ucraina.
Il 91% degli italiani è molto o abbastanza preoccupato, ma mentre la maggioranza in particolare teme un peggioramento del quadro economico solo il 38% ha paura che la Russia usi l’atomica, mentre un terzo ha paura che la Russia invada altri Paesi e il 32% che la guerra arrivi anche in Italia.
Minori i timori sulla fine delle scorte alimentari o sui rifornimenti di energia.
Il 77%, tuttavia, non si sente personalmente in guerra. Questo è un sentimento che riguarda solamente il 23% degli italiani secondo i sondaggi elettorali di Swg. Si tratta di una percentuale che sale al 32% nel caso dei 45-54enni e al 30% in quello di chi abita al Sud, mentre scende al 16% tra i più giovani.
Questo conflitto è percepito principalmente come un conflitto più ampio, che non si limita all’Ucraina. Il 12% crede che sia tra Russia e Europa, il 44% tra Russia e Occidente, il 18% tra Russia e resto del mondo.
Solo il 17% la considera come una guerra tra due nazioni.
Vi è un argomento su cui gli italiani sono spaccati, secondo i sondaggi elettorali di Swg, ed è quello riguardante l’invio di armi all’Ucraina. È d’accordo il 42% dei nostro connazionali, mentre il 44% è contrario.
Più concordia vi è sulla sanzioni economiche alla Russia, che incontrano il favore del 69% degli italiani. Sempre il 69%, invece, è contrario alla partecipazione di soldati italiani alla guerra.
Tra gli elettorati dei principali partiti in realtà non ci sono enormi differenze di opinioni. Tutti dicono sì alle sanzioni, anche se tra quelli di Fratelli d’Italia i contrari raggiungono il 34%, così come per tutti vi è un grande no all’invio di soldati.
Più divisioni sul tema degli armamenti all’esercito ucraino: tra i democratici è a favore il 59%, mentre tra i leghisti lo è solo il 33%
Questi sondaggi elettorali sono stati realizzati con metodo Cati-Cami-Cawi tra il 9 e l’11 marzo su 1000 soggetti, e tra il 9 e il 14 su 1.200 nel caso delle intenzioni di voto.