Omicron 2: quanto è diffusa in Italia la variante? Gli ultimi dati

Pubblicato il 25 Marzo 2022 alle 08:00 Autore: Guglielmo Sano
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Omicron 2: quanto è diffusa in Italia la variante? Gli ultimi dati

Omicron 2: l’aumento dei contagi registrato nelle ultime settimane, non solo in Italia ma anche in molti altri paesi europei, causato in particolare dalla mutazione BA.2 (oltre che dall’allentamento delle restrizioni più o meno generalizzato in tutto il Vecchio Continente). Gli ultimi dati dell’Iss sulla sua diffusione nel nostro paese.

Omicron 2: quanto è diffusa in Italia la variante in Italia?

Omicron 2: la sotto variante BA.2, cioè una delle due versioni della variante Omicron (insieme alla BA.1) del coronavirus Sars Cov 2, è sotto la lente d’ingrandimento degli studiosi da alcuni mesi, più o meno dalla fine del 2021. D’altra parte, tra lo scorso novembre e gennaio 2022, ad attirare l’attenzione degli esperti è stata esclusivamente la BA.1, ritenuta particolarmente contagiosa (tanto da sostituire rapidamente le altre varianti e la Delta nello specifico), anche se in generale non più pericolosa delle altre “versioni” del virus: probabilmente proprio questa è da considerarsi la principale responsabile delle ondate epidemiche degli scorsi mesi.

Negli ultimi tempi, invece, il quadro della situazione appare cambiato: la BA.2 ha soppiantato a sua volta la BA.1. O meglio, le mutazioni della prima sembrano aver preso piede in tutta Europa, Italia compresa, determinando un rapido aumento dei contagi. Secondo il più recente report dell’Iss – che però si riferisce a inizio marzo – la BA.2 è stata rilevata in tutte le regioni italiane e si può stimare la sua diffusione in misura pari al 44% sul totale dei casi di positività. Difficile fare previsioni al momento, tuttavia, è molto probabile che a breve sostituisca la BA.1 come fonte primaria di infezione.

La BA.2 è più contagiosa e pericolosa?

Omicron 2: ancora non sono disponibili studi approfonditi sul tema. Detto ciò, le prime ricerche mostrano come la BA.2 sia più contagiosa della BA.1: per esempio, sembra che quasi il 40% di chi convive con un positivo si contagi mentre con la 1 la percentuale si fermava sotto il 30%. Stessa cosa per quanto riguarda la protezione offerta dai vaccini: disponibili solo studi preliminari.

Questi indicano, però, una buona protezione per chi ha ricevuto il richiamo, soprattutto, in chiave ricovero. Alcuni studi, in realtà, ipotizzano che l’infezione da BA.2 possa causare una sintomatologia decisamente più grave di quella causata da BA.1 ma da sottolineare che sono stati condotti finora soltanto su cavie animali. Sempre da confermare i risultati di altre ricerche che vogliono ridotta la durata della copertura offerta dalla terza dose con l’entrata in scena di BA.2.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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