Sondaggi elettorali Swg, scende il Pd, il M5S recupera mezzo punto
Le intenzioni di voto contenute negli ultimi sondaggi elettorali di Swg mostrano un’inversione delle tendenze più recenti. I primi due partiti, che nelle ultime settimane erano stati in rialzo o perlomeno stabilmente forti, risultano in calo.
Fratelli d’Italia scende di due decimali passando dal 21,8% al 21,6%, e il Pd arretra ancora di più, lasciando sul terreno mezzo punto. Ora è al 21,1%. Proprio lo 0,5%, tra l’altro, guadagna il Movimento 5 Stelle, che recupera in parte il terreno perso ultimamente e va al 13,4%.
Per la Lega, invece, poche novità, prosegue il suo declino, che la porta questa settimana al 16%, il 0,4% in meno di una settimana fa.
Sostanzialmente stabile Forza Italia, al 7,9% oggi, mentre continua il momento positivo della federazione di Azione e +Europa che per Swg raggiunge il 5,4%.
Tra le forza più piccole vi sono aumenti per tutte le formazioni di centro e di sinistra. Articolo 1 e Sinistra Italiana crescono del 0,2% e del 0,3%, andando al 2,6% e al 2,5%. Due decimali in più anche per i Verdi, al 2,5% pure loro. Così come Italia Viva, che recupera e va al 2,4%.
Scende invece sotto il 2% Italexit, ora all’1,8%
Sondaggi elettorali Swg, a capire l’attacco russo all’Ucraina è il 12% degli italiani, soprattutto non vaccinati e contrari al Green Pass
Le altre domande all’interno di questi sondaggi elettorali di Swg riguardano ancora una volta la guerra in Ucraina.
A fronte di un 71% che condanna totalmente l’attacco russo vi è un 11% la cui condanna è invece parziale e un 12% che lo giustifica. Swg si concentra nell’esame di questa porzione di opinione pubblica. Il 12%, infatti diventa 37% tra chi non si vuole vaccinare contro il Covid, il 30% tra chi è contrario al Green Pass, il 35% tra chi non ritiene un problema il riscaldamento globale, e il 29% tra chi non ha fiducia verso le istituzioni.
Anche se si tratta di temi apparentemente completamente diversi sembra esserci un collegamento tra queste posizioni “anti-establishment”, sia in politica estera che interna.
Dal punti di vista demografico i più favorevoli a Mosca si ritrovano tra i 35-44enni e i 55-64enni, tra cui arrivano al 17%. I maggiormente contrari, invece, sono i più anziani e i più giovani.
Al Nordest arrivano al 22%, mentre sono il 36% tra chi si dice di destra. E solo il 3% di chi si proclama di sinistra.
Tra chi giustifica l’attacco russo, secondo gli stessi sondaggi elettorali di Swg, solo il 33% pensa che la Russia stia commettendo crimini in Ucraina, contro il 76% medio. E solo il 27% pensa che Italia e Ue dovrebbero imporre sanzioni più dure a Mosca. Tra tutti questa percentuale sale al 57%
Vi è anche una domanda su Vladimir Putin. Il 40% lo ritiene un criminale, mentre per il 26% è un pessimo leader che ridurrà la Russia alla povertà. vi è, però, anche un 11% che pensa che sia uno statista che sta agendo nell’interesse del suo Paese e un 8% che crede che sia un fine stratega.
Questi sondaggi elettorali sono stati realizzati tra il 23 e il 25 marzo con metodo Cati-Cami-Cawi su 800 soggetti. Quelli sulle intenzioni di voto, invece, tra il 23 e il 28 marzo su 1.200
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