Variante Xe: nuova variante più contagiosa di Omicron? I primi studi
Variante Xe: nuova variante più contagiosa di Omicron? I primi studi
La variante Xe è stata individuata nel Regno Unito intorno a fine gennaio. Sembra essersi sviluppata grazie alla ricombinazione delle due sottovarianti di Omicron. Anche se è ancora presto per esserne certi, secondo i primi studi potrebbe essere ancora più contagiosa di quest’ultima mutazione del coronavirus Sars Cov 2.
Variante Xe: la nuova variante è un ibrido di BA.1 e BA.2
La variante Xe è stata individuata per la prima volta lo scorso 19 gennaio nel Regno Unito (quasi 700 i casi individuati grazie al sequenziamento dei tamponi effettuati dai contagiati). Secondo i primi studi effettuati dall’Uk Health Security Agency si è sviluppata grazie a una ricombinazione delle due sottovarianti di Omicron (BA.1 e BA.2). In poche parole, quello della ricombinazione del proprio materiale genetico è un meccanismo molto comune che i virus utilizzano per adattarsi ai cambiamenti del contesto ambientale: nel caso di Xe l’ipotesi più probabile è che sia avvenuta all’interno di un paziente infettato sia da BA.1 che da BA.2.
È più contagiosa o pericolosa di Omicron?
D’altronde, era già accaduto nel corso degli scorsi mesi di osservare il medesimo fenomeno con l’ibrido denominato gergalmente “Deltacron”: individuata per la prima volta a Cipro, la variante si è sviluppata dal rimescolamento dei ceppi Delta e Omicron (la sua diffusione non ha mai preoccupato più di tanto gli epidemiologi). Discorso decisamente diverso quello da fare per Xe: secondo l’Oms, anche se è ancora presto per proclamare allarmi, potrebbe essere del 10% più contagiosa della sottovariante BA.2 di Omicron (così almeno sembrano riferire i dati aggiornati dall’Agenzia Onu fino a metà marzo). In linea di massima, invece, non sembra portare allo sviluppo di una sintomatologia più grave rispetto al ceppo virale dominante al momento.
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