Sondaggi elettorali Swg, tra Pd e Fratelli d’Italia solo due decimali
Si fa più avvincente la sfida per il primo posto tra i partiti. Secondo gli ultimi sondaggi elettorali di Swg a separare Fratelli d’Italia, stabile e primo al 21,6% e il Pd sono solo due decimali. Il partito di Letta, infatti, progredisce dello 0,3% arrivando al 21,4%.
In compenso scendono, anche se di poco, tutti gli inseguitori. La Lega va dal 16% al 15,8%, confermando il periodo di profonda crisi, il Movimento 5 Stelle perde un solo decimale, ed è al 13,3%, mentre Forza Italia lascia sul terreno il 0,2% e si ritrova al 7,7%.
Giù di un decimale anche Azione e +Europa, al 5,3%.
Tra le forze minori di sinistra a guadagnare è solo Articolo 1, che va dal 2,6% al 2,8%, mentre i Verdi scendono dello 0,1% andando al 2,4%, e Italia Viva e Sinistra Italiana perdono entrambe due decimali e sono attualmente al 2,2% e 2,3%
Risale invece sopra il 2% Italexit: è adesso al 2,1%, mentre le forze minori raggiungono il 3,1%
Sondaggi elettorali Swg, tra i leader per il post Draghi Conte è in pole position
Le altre domande di questi sondaggi elettorali sono incentrati sulle figure dei leader e l’apprezzamento che ricevono per le proprie posizioni.
Riguardo a quelle sulla crisi ucraina è Conte che risulta il più gradito. Ottiene un punteggio medio di 5,1, contro il 5 di Letta, il 4,3 di Meloni e il 3,6 di Salvini.
Conte, in particolare prende il voto più alto, 5,8 sull’accoglienza dei rifugiati, ed è primo anche sui rapporti con gli alleati europei e americani e sull’aumento della spesa militare. È invece alla pari di Letta sull’invio di armi in Ucraina e in generale l’aggressione russa, anche se evidentemente hanno posizioni differenti.
Il leader democratico, con 4,7 punti, è invece al primo posto sui rapporti con Putin.
Se invece passiamo al giudizio che gli elettori hanno sul leader del partito che votano, i punteggi naturalmente salgono. Quello più alto ce l’ha sempre Conte, 7,8, con il 90% che ha molta e abbastanza fiducia in lui.
Segue Letta con 7,2. Tuttavia in questo caso la percentuale di quanti gradiscono il suo operato tra chi vota Pd è più basso, del 77%.
Meloni e Salvini ottengono 6,4 e 6,2. Vuol dire che una certa percentuale di chi sostiene Fratelli d’Italia e Lega in realtà non concorda con quanto questi fanno.
Il voto più negativo per quanto riguarda il comportamento di fronte alla guerra è, però, quello verso Draghi. Secondo questi sondaggi elettorali per il 54% la sua attività non è efficace. In particolare per il 30% di questi ultimi è perché è stato troppo condizionato dagli americani, per il 25%, perché non ha un ruolo di primo piano, e per il 22% per posizioni troppo deboli e non incisive.
A proposito di Draghi, chi lo sostituirà? Per gli italiani il meglio piazzato è Conte, che il 31% ritiene molto o abbastanza adeguato a ricoprire il ruolo di Presidente del Consiglio.
Segue Meloni, con il 28%, Letta con il 26%, e poi Calenda con il 18%. Salvini e Tajani sono alla pari con il 16%, mentre dietro vi sono Speranza, Berlusconi, Toti, e, sotto il 10% Renzi, Fratoianni, Paragone, Lupi e Bonelli.
Questi sondaggi elettorali sono stati realizzati tra il 30 marzo e il 1 aprile con metodo Cati-Cami-Cawi su 800 soggetti, e tra il 30 marzo e il 4 aprile su 1.200 per quanto riguarda le intenzioni di voto
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