Svezia Finlandia Nato: verso adesione rapida dei due paesi? Le tappe
Svezia Finlandia Nato: verso adesione rapida dei due paesi? Le tappe
Svezia Finlandia Nato: aderire all’Alleanza Atlantica è in generale un processo lungo e complesso, tuttavia, nel contesto della risposta occidentale all’invasione russa dell’Ucraina, potrebbe essere più rapida, molto più rapida del previsto, per i due paesi scandinavi.
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Svezia Finlandia Nato: verso l’adesione dei due paesi?
Svezia Finlandia Nato: i due paesi scandinavi hanno alle spalle una lunga tradizione di neutralità e fino all’invasione russa dell’Ucraina non avevano mai sostanzialmente preso in considerazione la possibilità di aderire all’Alleanza Atlantica (nonostante sia Stoccolma che Helsinki abbiano sempre avuto stretti rapporti di collaborazione militare con i paesi del Trattato).
In generale, il processo che porta un paese a entrare nella Nato è lungo e complesso: tuttavia, i negoziati tra Svezia, Finlandia e i vertici dell’Alleanza sono stati velocizzati (possono durare anche una decina di anni), appunto, nel quadro dell’ultima offensiva di Mosca a Est e del relativo “compattamento” del fronte Occidentale.
Come si entra nell’Alleanza Atlantica?
Svezia Finlandia Nato: innanzitutto, per entrare a far parte della Nato un paese deve fare una richiesta formale. Questa richiesta prima deve essere approvata dal parlamento del paese stesso: durante questa fase preliminare si svolgono dei pre-negoziati tra governo del paese candidato e vertici del Trattato. Le trattative, d’altra parte entrano nel vivo solo a seguito di formalizzazione della richiesta di adesione: a quel punto il paese candidato dovrà eventualmente svolgere una serie di riforme per portare a termine il processo.
Tali riforme non riguardano soltanto l’ambito militare ma anche quello politico-economico: in linea di massima, un paese può entrare nella Nato se ha un sistema democratico avanzato, vigono stato di diritto ed economia di mercato e, naturalmente, se ha capacità militari e di intelligence in grado di contribuire ai bisogni dell’Alleanza. Questi elementi vengono valutati nel corso dei pre-negoziati: se questi terminano con successo il paese viene invitato a far parte del Trattato.
Quindi, cominciano i negoziati veri e propri dove si discute nel concreto di obblighi e doveri in caso di adesione (che non riguardano solo la sicurezza ma anche la possibilità di contribuire economicamente al bilancio). Alla fine delle trattative si stende un protocollo d’intesa, che può prevedere anche il calendario delle riforme da effettuare: infine, il protocollo dovrà essere ratificato da paesi membri perché il processo venga portato a compimento.
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