Sondaggi politici Swg, italiani spaccati sulla maternità surrogata
Sondaggi politici Swg, italiani spaccati sulla maternità surrogata
Se ne parla da anni, come di altri temi con risvolti etici, ma non si è mai giunti a una legge che la regolasse o che mettesse la parola fine alla questione vietandola in modo integrale. È la maternità surrogata, chiamata anche gravidanza per altri (Gpa) o, spregiativamente, “utero in affitto”.
Se ne occupano gli ultimi sondaggi politici di Swg, secondo cui gli italiani sono piuttosto divisi su questo tema.
Vi è un 46% che è favorevole alla pratica, ma tra questi solo il 27% non pone limiti ed è anche per una ricompensa monetaria alla donna, per il 19% non vi dovrebbe però essere alcuno scambio monetario.
A essere contrari in ogni caso è invece il 40%. Vi è anche chi distingue tra coppie eterosessuali ed omosessuali tra i beneficiari, esprimendosi a favore della Gpa solo per le prime il 14%. Questa piccola quota è spaccata a sua volta in due: il 7% è per l’accesso solo di coppie eterosessuali con un compenso alla donna, e un altro 7% solo se non vi è scambio di denaro.
Naturalmente le valutazioni cambiano in base all’appartenenza politica. A essere più favorevoli alla maternità surrogata sono gli elettori del Pd, che nel 60% dei casi la renderebbero possibile, mentre solo il 23% di chi vota Fratelli d’Italia è della stessa idea.
A testimonianza della spaccatura tra la società vi sono le diverse percentuali di approvazione che si riscontrano in base all’aspetto della maternità surrogata che si analizza.
Solo per il 37% è un passo avanti per le donne, tuttavia per il 59% è un modo per essere genitori per chi non può avere figli. Insomma, prevale l’idea possa essere un male necessario.
Per il 49%, infatti è comunque una mercificazione del corpo della donna, e per il 46% di un bambino.
Sondaggi politici Swg, per il 47% l’accesso all’aborto non è abbastanza tutelato
C’è chi sta pensando di legiferare sulla questione promuovendo un bando universale, ovvero vietando la maternità surrogata anche quando effettuata all’estero. In questo caso gli italiani molto o abbastanza favorevoli a tale legge sono una minoranza secondo i sondaggi politici di Swg, solo il 39%, che diventano il 66% e il 67% tra chi vota Fratelli d’Italia e Lega, ma solo il 30% tra i democratici.
Per il 46% questo divieto sarebbe sbagliato.
Gli italiani sono divisi anche sull’aborto. Per il 47% non vi è sufficiente tutela del diritto a interrompere la gravidanza. Per il 32% per l’eccesso di obiettori di coscienza, per il 15% perché viene chiesta una motivazione valida alla donna per abortire.
Per il 24%, invece l’aborto è praticato nella misura giusta, mentre al contrario per il 14% si dovrebbero porre dei limiti. Tra questi il 3% lo vieterebbe completamente.
A lamentarsi di più della minore tutela dell’aborto è soprattutto la generazione Z, ma le donne, forse paradossalmente, meno degli uomini.
Questi sondaggi politici di Swg sono stati realizzati tra l’11 e il 13 maggio, con metodo Cati-Cami-Cawi su 800 soggetti
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